Quali sono i cognomi più diffusi in Italia e nel mondo? Ecco le classifiche valide nel 2025, con molte curiosità.
Se ti stai chiedendo quali sono i cognomi più diffusi in Italia e anche nel mondo nel 2025 sei nel posto giusto.
Per soddisfare questa curiosità sono a disposizione alcune classifiche abbastanza aggiornate che tracciano la popolarità del nome che più di ogni altro costruisce la nostra identità.
Il cognome, infatti, nasce con lo scopo di identificare le persone all’interno di una comunità e a stabilire legami di parentela. Nel corso della storia, sono emerse diverse tradizioni riguardanti l’assegnazione dei cognomi, che possono essere legate alla professione, al luogo di origine, ma anche a caratteristiche fisiche o persino a soprannomi distintivi.
L’Italia, inoltre, vanta una quantità di cognomi senza eguali in Europa, con circa 400.000 tipologie diverse sparse su tutto il territorio. Questa abbondanza non è altro che la testimonianza della storia ricca del nostro Paese, che ha lasciato tracce anche nel modo in cui ci chiamiamo.
Di seguito curiosità e classifiche dei cognomi più diffusi in Italia e nel mondo nel 2025.
I 20 cognomi più diffusi in Italia, classifica 2025
La più recente lista dei cognomi con maggiore popolarità in Italia è quella pubblicata qualche mese fa dal tabloid Esquire e che si può considerare valida in questo 2025:
- 1. Rossi: 77.913 persone
- 2. Russo: 50.312 persone
- 3. Ferrari: 44.693 persone
- 4. Esposito: 35.635 persone
- 5. Bianchi: 31.620 persone
- 6. Romano: 29.508 persone
- 7. Colombo: 28.825 persone
- 8. Bruno: 27.272 persone
- 9. Ricci: 24.984 persone
- 10. Marino: 23.726 persone
- 11. Costa: 22.607 persone
- 12. Franco: 22.427 persone
- 13. Gallo: 21.905 persone
- 14. Conti: 21.657 persone
- 15. Greco: 21.551 persone
- 16. Martino: 21.166 persone
- 17. Giordano: 19.993 persone
- 18. Rizzo: 19.420 persone
- 19. Mancini: 19.229 persone
- 20. Villa: 19.022 persone
Un curiosità: secondo la rilevazione Istat, nel 2023 i nati residenti in Italia registrati con il doppio cognome paterno e materno hanno rappresentato il 6,2% del totale, con 3,8 punti percentuali in più rispetto al 2020.
Restringendo il campo di osservazione, si può anche stilare la classifica dei cognomi più diffusi nelle grandi città italiane. Per esempio, a Roma i 5 cognomi più popolari per il 2025 sono: Rossi, Mancini, De Angelis, Ricci, De Santis.
A Milano, invece, i 5 cognomi più popolari sono: Brambilla, Colombo, Fumgalli, Hu, Ferrari. Da notare la presenza del cognome di origine cinese tra quelli di maggiore diffusione, a testimonianza di una comunità orientale ormai ben radicata nella città.
Nel 2025, la classifica dei cognomi più frequenti a Napoli comprende Esposito, Russo, Romano, De Rosa, De Luca.
I cognomi più popolari al mondo
Quali sono i cognomi più popolari al mondo? Non c’è dubbio su quale sia il vincitori in assoluto: Wang . Più di 106 milioni di persone hanno il cognome Wang, un termine mandarino che significa “principe” o “re”.
Non sorprende che molti dei cognomi più diffusi siano cinesi, dato che la Cina ha una delle popolazioni più numerose al mondo. La classifica, infatti, è tutta asiatica:
- Wang
- Li
- Zhang
- Chen
- Liu
In Europa, il cognome più diffuso è Garcia, un nome posseduto da 1,7 milioni di persone ed è il cognome più diffuso in Spagna. Si ritiene che Garcia sia originariamente un termine basco che significa orso.
Molte persone sono sorprese poi dal fatto che i cognomi più comuni in Nord America siano tutti di origine spagnola: Hernández, Garcia, Martinez, Lopez, Gonzalez. Questo perché, mentre gli Stati Uniti e il Canada fanno parte di questo continente, lo sono anche il Messico e tutte le nazioni e i territori dell’America Centrale e dei Caraibi, nazioni e territori che sono stati ampiamente colonizzati dagli spagnoli.
Da Silva, dos Santos, Pereira, Ferreira, Alves sono i primi 5 cognomi più popolari nel Sud America.
Cos’è il cognome?
Oltre alla sua funzione di identificazione personale, il cognome ha un ruolo significativo anche dal punto di vista giuridico e sociale. In Italia, il cognome è parte integrante del diritto di famiglia e ha implicazioni legali importanti, tra cui la determinazione della filiazione e l’eredità. Secondo l’articolo 462 del Codice Civile:
I legittimari sono i discendenti e i coniugi che, alla data del decesso, siano nel possesso delle qualità richieste per succedere.
A ciò si aggiunge quanto disposto dall’articolo successivo:
I legittimari hanno diritto al mantenimento del grado e del cognome della famiglia del defunto.
Ma soprattutto, il cognome è un diritto fondamentale della persona: Ai sensi dell’articolo 6 del Codice Civile:
La persona ha diritto al nome che le è attribuito con la nascita.
Perché in Italia la definizione giuridica di nome prevede anche il cognome. Infatti l’art. 6 spiega anche che nel nostro ordinamento esso si divide il nome in: prenome e cognome. Infine lo vediamo citato nella Costituzione: nell’articolo 22 che esprime come nessun soggetto possa esserne privato.
Da dove nasce il cognome
La parola “cognome” deriva dal latino “cognomen”, composto da “co-”, che significa “con”, e “nomen”, che indica il “nome”. Noi ci identifichiamo con “nome e cognome” ma forse non tutti sanno che i nostri antenati dell’antica Roma avevano un sistema diverso e composto da ben tre nomi: il praenomen, il nomen e il cognomen.
- Praenomen: era il nome personale dell’individuo, quello che si usava all’interno della famiglia o tra amici stretti. Era simile al nome come noi lo conosciamo e veniva scelto dai genitori al momento della nascita.
- Nomen: stranamente il nomen dell’antica Roma somigliava più al nostro attuale cognome. Il nomen indicava l’appartenenza a una gens, quindi un’unità familiare più o meno allargata. Veniva ereditato dal padre proprio perché (come il nostro cognome) indicava la discendenza dalla stessa famiglia. Ad esempio: nella famiglia di Gaio Giulio Cesare, “Giulio” era il nomen.
- Cognomen: denominato anche “agnomen”, era una sorta di soprannome. Quindi il cognomen era un appellativo aggiunto al nome completo. Serviva a distinguere ulteriormente un individuo all’interno della gens. Questo componente del nome poteva derivare da una varietà di fonti, come i soprannomi: caratteristiche fisiche, eventi significativi, occupazioni, o prodezze militari.
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