Ecco tutto quello che c’è da sapere sulle bustine di silice che si trovano in tutti i nuovi prodotti.
Quando si parla di bustine di silice soltanto poche persone capiscono subito a che cosa si fa riferimento. Non si tratta di un termine molto usato nella vita di tutti i giorni, eppure tutti ci hanno a che fare più e più volte nelle normali attività quotidiane. Molto semplicemente, quelle bustine presenti in tutte le scatole di scarpe e borse - ma non solo - contenenti piccole sfere di gel. Ecco, di solito non ci si presta troppa attenzione, ma il materiale all’interno è appunto costituito da gel di silice. Un essiccante naturale che trova larga applicazione negli imballaggi, presente in tutti i nuovi prodotti ma di cui non viene data assolutamente nessuna informazione.
La funzione principale è ovviamente quella di assorbire l’umidità in eccesso e preservare gli articoli confezionati, ma pochi sanno che ci sono molti altri casi in cui queste bustine possono rivelarsi utili. Altre persone, al contrario, ne fanno un impiego pure troppo vasto, per quanto non pericoloso inutile e persino controproducente. Negli ultimi anni hanno infatti iniziato a spopolare le guide sul riciclo delle bustine di silice, che hanno effettivamente potenzialità interessanti, attribuendo loro benefici di utilizzo ben oltre le effettive possibilità. Cerchiamo quindi di fare chiarezza, con tutto quello che non vi dicono.
Quello che non ti dicono sulle bustine di silice
Il gel di silice è ottimo per assorbire il vapore acqueo nell’ambiente e contribuire così a tenere sotto controllo l’umidità o, se vogliamo, mantenere l’aria più secca. Considerando che questo materiale non è nocivo (attenzione al rischio soffocamento dei più piccoli) ed è sostenibile dal punto di vista ambientale la sua vasta applicazione non stupisce affatto e per questo è del tutto sensato pensare di farne uno strumento alleato nelle faccende quotidiane. Per ottenere reali e concreti benefici, tuttavia, bisogna anche avere delle aspettative coerenti, ragionare bene sulla causa dell’umidità e sulla quantità di silice. Secondo gli studi, 50 grammi di silice assorbono circa 20 grammi d’acqua, ovviamente dall’ambiente circostante. Una volta essiccate completamente, inoltre, riprendono la piena funzionalità.
Non ci si può quindi aspettare vere e proprie magie dalle bustine contenute nelle scatole da scarpe e altri prodotti analoghi, che arrivano a un massimo di 10 grammi nella migliore delle ipotesi. Per esempio, una bustina non è certo in grado di assorbire tutta l’acqua che evapora da un ombrello zuppo, come alcune guide sostengono contrariamente alle evidenze scientifiche. Ciò però non comporta grossi ostacoli, tenendo conto che si tratta di un materiale piuttosto economico. Si trovano bustine di silice con grammature considerevoli in negozi dedicati (drogherie, bricolage e così via) ed e-commerce online a una media di 1,70 euro ogni 60 grammi. Si parla di bustine già confezionate, con istruzioni specifiche per il riutilizzo, pertanto non è difficile trovare prezzi ancora più convenienti.
Se non si hanno obiettivi sproporzionati rispetto alla quantità di silice e non si pretende di assorbire l’acqua direttamente dagli oggetti (impossibile con il classico uso di questo materiale), le possibilità di utilizzo quotidiane sono innumerevoli. Nei cassetti e negli armadi, per esempio, contribuiscono a contrastare l’umidità e in parte assorbire i cattivi odori. Anche per essiccare i fiori più facilmente, riposti in un ambiente chiuso, il ricambio di bustine può essere un valido alleato. Non ci sono prove per quanto riguarda le fotografie, ma per argenteria e gioielli (anche in questo caso riposti) le bustine aiutano a mantenere l’umidità controllata in caso di sbalzi.
Lo stesso vale per gli apparecchi elettronici riposti ad esempio in un cassetto e in generale umidità di grado modesto e non continua (a meno che si possano ricambiare le bustine con grande frequenza). Potenzialmente, la silice può essere usata anche per contrastare l’umidità in luoghi più grandi come auto e cantine, ma la quantità necessaria sarebbe considerevole e le tempistiche generali insufficienti a renderla un rimedio soddisfacente. Per le piccole necessità di tutti i giorni, però, non c’è nulla di preferibile. Si pensi ad esempio a indumenti riposti ancora un po’ umidi, attrezzi poco usati e così via.
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