La settimana appena finita ha acceso i riflettori su alcuni temi chiave per l’economia globale: gli eventi e i dati da conoscere assolutamente per orientarsi nel mondo attuale.
Un’altra settimana volge al termine e per l’economia globale il bilancio è ricco di eventi e dati cruciali.
Stati Uniti e Cina restano le protagoniste a livello mondiale, con gli investitori che valutano la resilienza economica americana e la conseguente politica monetaria della Fed e il percorso di crescita - o di crisi - del dragone.
Sullo sfondo, le guerre in corso, le rivalità commerciali che si traducono sempre di più in aumenti dei dazi e lo sviluppo europeo hanno offerto altri spunti di riflessione. Cosa è successo in questa settimana di maggio nell’economia mondiale? Di seguito la sintesi, con le notizie economiche da sapere assolutamente.
1. Usa, qualcosa si muove al ribasso?
Il cosiddetto indice core dei prezzi al consumo – che esclude i costi alimentari ed energetici – è salito dello 0,3% da marzo, interrompendo una serie di tre valori superiori alle previsioni che hanno alimentato la preoccupazione che l’inflazione si stesse radicando. La misura su base annua si è raffreddata al ritmo più lento degli ultimi tre anni.
Una serie di rapporti di questa settimana hanno illustrato un inizio lento per l’economia nel secondo trimestre, aggiungendo prova che la domanda si sta raffreddando, il che aiuterà a preparare il terreno per un taglio dei tassi di interesse da parte della Fed entro la fine dell’anno.
2. Usa-Cina, tensione all’insegna dei dazi
Joe Biden ha imposto un’altra serie di dazi sulle esportazioni cinesi verso l’America, in particolare aumentando i dazi sui veicoli elettrici al 100%. Le case automobilistiche cinesi si stanno espandendo ma “non lasceremo che la Cina inondi il nostro mercato”, ha detto il presidente, con un occhio ai voti nel Michigan, il centro dell’industria automobilistica americana e uno stato cruciale nelle elezioni di novembre.
Aumentano anche le tariffe sui semiconduttori, sulle celle solari e sui minerali critici. Una Cina furiosa ha descritto la decisione come “manipolazione politica” e ha promesso di reagire.
3. Dove va la Cina?
Per salvare il mercato immobiliare cinese, il governo di Xi Jinping sta allentando le regole sui mutui e spingendo i governi locali ad acquistare case invendute mentre le autorità sono sempre più preoccupate per il freno del settore sulla crescita economica.
Secondo Bloomberg Economics, il peso economico del settore immobiliare potrebbe ridursi a circa il 16% del PIL cinese entro il 2026. Questa possibilità minaccia di mettere circa 5 milioni di persone – pari alla popolazione dell’Irlanda – a rischio di disoccupazione o di riduzione del reddito, hanno scritto gli analisti.
Intanto, la crescita della spesa al consumo si è inaspettatamente raffreddata al 2,3% ad aprile, il ritmo più lento dal 2022, mentre la produzione industriale è aumentata rispetto a un mese fa a un 6,7% più veloce del previsto, ha affermato l’Ufficio nazionale di statistica.
4. Le mosse di Anglo American sui metalli
Anglo American ha deciso di scorporare la propria attività e respingere un’offerta pubblica di acquisto riveduta da parte di Bhp, valutata a 34 miliardi di sterline (43 miliardi di dollari).
Anglo cederà le sue attività relative al carbone da coke e scorporarà le divisioni platino e diamanti di De Beers. Sta inoltre valutando le opzioni per il business del nichel per concentrarsi su rame, minerale di ferro e nutrienti per le colture. Il quartier generale del gigante minerario è a Londra, ma impiega 45.000 persone in Sud Africa, dove è stato fondato nel 1917; il governo vorrà avere voce in capitolo in qualsiasi processo di scissione o vendita.
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