Come si struttureranno i piani tariffari di Trump e in che modo influenzeranno il business nei Paesi come la Cina? La risposta non è semplice. Basti pensare agli interessi commerciali di Elon Musk.
Con il ritorno di Donald Trump alla guida degli Stati Uniti, molti analisti si aspettano una nuova ondata di politiche protezionistiche, incentrate su tariffe extra per le importazioni dalla Cina e di dimensioni più moderate per il resto del mondo. Le tariffe doganali sono state uno degli strumenti preferiti da Trump durante il suo primo mandato, e sembrano destinate a diventare nuovamente protagoniste della sua strategia economica. Ma perché questo rappresenta un motivo di preoccupazione per la Cina? E quali saranno le possibili conseguenze per l’economia globale? La situazione potrebbe mostrarsi più complessa di quanto sembra.
Tariffe: uno strumento strategico
Trump ha sempre considerato le tariffe non solo come una misura per proteggere l’economia statunitense dalle importazioni a basso costo, ma anche come un potente strumento di pressione politica e negoziale. Secondo l’ex presidente, le tariffe possono essere usate per raggiungere grandi obiettivi strategici in termini economici e politici. Questa tattica è stata ben accolta da una parte dell’elettorato statunitense, che vede nelle tariffe un’alternativa preferibile rispetto a un aumento delle imposte sul reddito. [...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA