I vantaggi economici per chi assume colf e badanti in regola

Patrizia Del Pidio

10 Ottobre 2024 - 15:51

Quali sono i vantaggi di assumere in maniera regolare un collaboratore domestico? Colf e badanti assunte in regola possono costare meno del lavoratore in nero, vediamo perché.

I vantaggi economici per chi assume colf e badanti in regola

Quali sono i vantaggi economici che ha una famiglia che assume una colf o una badante in regola? Sicuramente far lavorare un dipendente domestico in nero costa meno, non si devono considerare i contributi da versare e non devono essere pagare ferie, permessi e trattamento fine rapporto. Ma siamo proprio sicuri che il risparmio che si ottiene sia veramente conveniente?

A livello economico, ovviamente, non c’è confronto, ma vanno valutati i pro e i contro dell’avere un collaboratore domestico in nero e uno regolarmente assunto. Alle volte ci si giustifica considerando che per poche ore a settimana l’assunzione non sia proprio necessaria, ma si tratta di una considerazione sbagliata perché non esiste un limite di orario per assumere una colf o una badante. Va considerato, poi che il lavoro irregolare espone sempre a rischi che non sempre messi in conto.

Assunzione in regola di colf e badante, fa evitare sanzioni e vertenze

Il primo vantaggio economico di avere un collaboratore domestico regolarmente assunto è che in questo caso il dipendente non diventa un rischio per eventuali vertenze e sanzioni. Anche se il rapporto con il collaboratore, infatti, è dei migliori, può sempre accadere che per fraintendimenti o per divergenza di opinioni il rapporto si deteriori generando astio nella colf o nella badante.

Un dipendente che lavora in modo irregolare, infatti, potrebbe decidere in qualsiasi momento di fare una vertenza al datore di lavoro perché pensa di essere stato trattato ingiustamente. Si consideri che la mancata o ritardata assunzione comporta sanzioni che vanno da 100 a 500 euro per ogni dipendente. Con il lavoro irregolare, poi, non si versano contributi la cui omissione comporta una sanzione pari al 30% dell’importo dovuto.

Se, poi, si occupa un collaboratore domestico senza permesso di soggiorno i rischi che si corrono sono ancora più seri: si commette un reato e si rischia la reclusione da 6 mesi a 3 anni a cui si aggiunge anche una multa di 5.000 euro.

A tutto questo si deve aggiungere, in caso di vertenza, tutto quello che spettava al dipendente e con il lavoro irregolare non è stato riconosciuto: contributi, ferie, permessi e Tfr. Si può arrivare anche a cifre elevate.

Assumere regolarmente il dipendente domestico, quindi, tutela da questi rischi ed evita di dover sborsare cifre elevate tra sanzioni e risarcimenti.

Il lavoro regolare salva anche in caso di infortuni

Un altro vantaggio economico che spesso non si considera è legato al fatto che il lavoratore domestico durante lo svolgimento delle sue mansioni potrebbe farsi male. Non c’è tutela per il lavoratore in nero che, quindi, potrebbe procedere con una causa civile per ottenere il risarcimento dei danni e una di lavoro per l’apertura di una vertenza (che quasi sempre accompagna la richiesta di risarcimento danni).

A questo punto il datore di lavoro si troverebbe a fare i conti non solo con tutte le spese elencate nel paragrafo precedente, ma anche con quelle relative alla causa civile per rimborsare i danni dell’infortunio. Con una regolare assunzione, invece , l’eventuale infortunio è coperto dall’Inail senza nessun impatto negativo sull’economia del datore di lavoro.

I vantaggi fiscali dell’assunzione

Assumere una colf o una badante in regola sicuramente è un onere, ma si può contare su diverse agevolazioni fiscali che rendono il tutto meno dispendioso.

Intanto il datore di lavoro ha diritto a portare in deduzione i contributi versati alla colf e alla badante assunte con regolare contratto fino a un limite massimo di 1.549,37 euro. La parte che, solitamente resta scoperta dal beneficio fiscale è residuale, visto che assumendo un lavoratore domestico per 40 ore la settimana solitamente si versano circa 1.900 euro di contributi (di cui 1.549,37 euro sono deducibili interamente dal reddito).

Per il datore di lavoro che si trova nella situazione di non autosufficienza, inoltre, è prevista la detrazione al 19% dello stipendio che si corrisponde al lavoratore addetto all’assistenza. In questo caso il beneficio è riconosciuto solo su 2.100 euro l’anno e solo nel caso che il datore di lavoro abbia un reddito fino a 40.000 euro.

I benefici economici riconosciuti da Cas.sa.Colf

A tutti i benefici riportati fino a ora si devono aggiungere anche quelli riconosciuti da Cas.sa.Colf, la cassa previdenziale per la categoria dei lavoratori domestici. Sono previsti alcuni benefici economici per il datore di lavoro iscritto e possono avere anche un peso particolarmente importante.

Se la lavoratrice domestica assunta va in maternità la cassa previdenziale prevede il rimborso della spesa sostenuta per l’assunzione dell’eventuale sostituta. Il contratto il regola, in questo caso pone il datore di lavoro nella condizione di beneficiare di un contributo economico non indifferente.

Inoltre, nel caso che il datore di lavoro sia permanentemente non autosufficiente è previsto il rimborso di 300 euro al mese, per 12 mesi, per il pagamento della retribuzione della badante.

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