Il coronavirus potrebbe rimandare anche l’uscita di iPhone 12 e del vociferato iPhone 9: ecco perché il debutto dei nuovi device Apple potrebbe slittare.
L’uscita di iPhone 12 potrebbe essere rimandata a causa del coronavirus: l’arrivo dell’epidemia in Italia, e non solo, avrà e sta già avendo conseguenze economiche anche per la Cina, Paese in cui vengono prodotti i device Apple e da cui è iniziata la diffusione del Covid-19.
iPhone 12, e il vociferato iPhone (o SE 2), potrebbero subire dei rallentamenti di produzione notevoli e rimandare l’uscita sui mercati esteri (diventando di fatto il primo caso nella storia del melafonino). Cosa potrebbe accadere e cosa dicono gli analisti?
Prima di tutto, la produzione: la dicitura Designed by Apple in California è chiara, tutti gli iPhone disponibili e in uscita vengono disegnati e progettati a Cupertino, negli Stati Uniti, ma l’assemblaggio e la produzione vera e propria avviene in Cina (grazie a un macchina produttiva collaudata e dai costi di manodopera decisamente bassi, spesso frutto di polemiche). Ecco cosa dicono gli analisti.
iPhone 12: uscita a rischio e produzione rallentata per il coronavirus?
iPhone 9, il prossimo smartphone Apple che dovrebbe rappresentare un modello di fascia economica, potrebbe essere il primo a subire gli effetti dell’espansione del coronavirus in Cina.
Nonostante manchi l’ufficialità, iPhone 9 o SE2 (secondo le voci in listino a partire da marzo 2020) potrebbe essere rimandato con un andamento di pari passo all’emergenza della nuova infezione letale.
Qual è la situazione reale in Cina, a livello di produzione su vasta scala? Apple si affida a Foxconn, che ha sede a Taiwan e che rappresenta da sola uno dei principale partner della mela morsicata: i dirigenti dell’azienda hanno stabilito il prolungamento delle ferie a diversi dipendenti e hanno provveduto alla tempestiva chiusura dello stabilimento di Wuhan, la città focolare che ha dato il via all’epidemia (attualmente in quarantena).
Non è tutto, secondo diverse fonti molti dipendenti della Foxconn hanno passato diversi e severi controlli sanitari e ha applicato una profilassi che prevede il controllo quotidiano della temperatura e l’utilizzo della mascherina.
Gli analisti sono concordi nell’affermare che queste avvisaglie potrebbero creare non pochi problemi ad Apple, che non solo si avvia verso la produzione di nuovi iPhone ma ha di recente ordinato la produzione di più di 65 milioni di unità appartenenti alle vecchie versioni dei melafonini.
A questi dati si aggiunge la rivista economica Nikkei che prevede un ulteriore intaccamento nella produzione causato dall’arrivo del coronavirus anche nella provincia di Hebel, dettaglio che metterebbe ancora di più i bastono tra le ruote di iPhone.
Coronavirus, uscita iPhone 12 rimandata: il ciclo di produzione
Nonostante Apple abbia smentito il possibile slittamento dell’uscita, i tempi di produzione parlano chiaro circa l’evoluzione della situazione produttiva.
In questo periodo dell’anno Apple è solita fare viaggi d’affari verso la Cina proprio per stipulare accordi con fornitori e dare il via al lento processo di produzione e assemblaggio dei nuovi iPhone.
Le attuali restrizioni sui viaggi, deliberate da Apple stessa, per tutelare i propri dipendenti hanno portato ad alcuni rallentamenti rispetto all’usuale tabella di marcia. Foxconn, con l’arrivo del periodo primaverile, è solita mettere in produzione un numero limitato di iPhone mentre il processo produttivo viene seguito e revisionato.
L’intera primavera si dedica invece ad alcuni test di convalida e Cupertino sarebbe già in ritardo sulla tabella di marcia, come già ampiamente sottolineato da diversi esperti. Non siamo ancora nella zona rossa, Apple fa ancora in tempo a riprendersi, ma le prossime settimane potrebbero essere cruciali.
© RIPRODUZIONE RISERVATA