Se speravate di sfoggiare al polso lo smartwatch più atteso del momento entro l’inverno, mettetevi il cuore in pace: più di un indizio lascia trapelare l’ennesimo ritardo. Esaminiamo la situazione nel dettaglio.
I dirigenti di TPK, azienda che pare essere stata scelta per la produzione dei moduli tattici di iWatch, sembran aver ritrattato le precedenti previsioni sul possibile profitto del terzo trimestre fiscale, posticipando di tre mesi la pianificazione di una possibile impennata. In parole povere, tutto lascia presagire ulteriori ritardi nello sviluppo di iWatch, l’attesissimo smartwatch di casa Apple.
Stando a quanto scrive il quotidiano taiwanese UDN, il cambio di programma è stato annunciato in una conferenza aziendale nei quartieri generali di TPK in Taiwan. Il dettaglio del rapporto è stato prima notato da GforGames, per poi spargersi a macchia d’olio nel web.
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TPK è da anni uno dei principali fornitori di componenti tattili per iPhone e iPad, e da febbraio 2014 diversi rumors lo indicano come candidato più probabile per la produzione degli schermi touch di cui farà uso iWatch. Inoltre la sussidiaria TPK Films (nata dalla collaborazione di TPK, Japan’s Nissha Printing e Cambrios) ha da tempo annunciato di essere stata scelta per lo sviluppo di di nuovi moduli touch basati su nanofibre d’argento realizzati grazie a uno speciale inchiostro brevettato da Cambrios.
I moduli tattili prodotti con nanofibre di argento risultano essere flessibili e non richiedono ulteriori sensori per rilevare il tocco, permettendo così al prodotto ultimato di essere commercializzato in dimensioni ridotte e conformi alle richieste di design moderni e minimalisti. E le aziende in grado di sviluppare e produrre una simile tecnologia (tra cui appunto TPK Films) si contan sulle dita di una mano o poco più.
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Se questi rumors venissero plausibilmente confermati, si tratterebbe dunque dell’ennesimo ritardo nella produzione subito dal dispositivo indossabile firmato Apple. A parziale conferma di quanto vi riportiamo giungono le parole di Ming-Chi Kuo, analista di fama mondiale quando si tratta dei prodotti della mela, che ipotizza il via libera per la produzione a partire dal novembre dell’anno in corso.
Non mancheremo di tenervi aggiornati sugli sviluppi ed eventuali comunicati ufficiali rilasciati dalle aziende coinvolte.
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