Una nuova indagine di Adecco evidenzia importanti cambiamenti in arrivo nel mondo del lavoro a causa dell’Intelligenza Artificiale. Chi ci guadagna e chi ci perde di più?
Il 5 marzo Adecco ha pubblicato il sondaggio “Leading Through the Great Disruption” rivolto a 2.000 dirigenti. I risultati dipingono un quadro di enormi cambiamenti nei prossimi cinque anni a causa dell’influenza dell’Intelligenza Artificiale. Nel breve termine, le aziende distoglieranno l’attenzione dai dipendenti esistenti e, nel lungo termine, ridurranno l’organico a causa della tecnologia.
Una corsa alle competenze dell’IA, cosa significa?
Adecco ha scoperto che sono più numerose le aziende che prevedono di assumere nuovi talenti esperti di Intelligenza Artificiale piuttosto che di istruire e coltivare i dipendenti a disposizione.
Solo il 34% prevede di aggiornare la propria forza lavoro attuale, mentre il 66% preferisce assumere nuove figure. Inoltre, il 37% dei dirigenti intervistati ha affermato che i salari di coloro che lavorano con l’Intelligenza Artificiale vedranno aumenti “significativi”. In confronto, il 24% dei dirigenti ha visto un rialzo delle retribuzioni per i colletti bianchi e solo il 9% per i ruoli dei colletti blu in generale.
Denis Machuel, CEO del Gruppo Adecco, ha messo in guardia dall’adozione di scorciatoie per accogliere l’Intelligenza Artificiale sul posto di lavoro.
Nuvole IA all’orizzonte
Guardando al lungo termine, il mercato del lavoro generale subirà un enorme cambiamento. È probabile che la forza lavoro diminuisca, con il 41% dei dirigenti che prevede un calo dell’organico nei prossimi cinque anni. Allo stesso tempo, il 46% dei leader aziendali afferma che riqualificherà il proprio attuale gruppo di dipendenti.
A mancare è l’investimento nel lato umano dell’IA, con solo il 43% che dichiara di avere programmi di formazione formali per migliorare le competenze dell’IA e solo la metà di avere una guida formale su come utilizzare l’IA sul lavoro.
I dipendenti di livello dirigenziale non sono esenti dalla rivoluzione in corso. I risultati dell’indagine mostrano che il 57% delle aziende non ha fiducia nella capacità dei propri dipendenti di livello dirigenziale di comprendere i cambiamenti, in termini sia di opportunità che di rischi, che l’IA comporta.
Tuttavia, nonostante tutta la trasformazione che l’Intelligenza Artificiale probabilmente porterà, i leader aziendali affermano che le competenze umane continueranno a svolgere un ruolo fondamentale nel successo di qualsiasi azienda. La maggior parte, il 57%, afferma che il “tocco umano” è ancora più influente dell’Intelligenza Artificiale sul posto di lavoro, mentre creatività e innovazione rappresentano ancora le maggiori carenze nella forza lavoro.
Nonostante lo sconvolgimento in arrivo, la maggioranza delle imprese considera ancora il lato umano del lavoro più importante dell’IA.
Articolo pubblicato su Money.it edizione internazionale il 2024-04-06 01:51:32. Titolo originale: 41% of CEOs polled see AI cutting jobs
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