Questo buono dura 4 anni, prevede interessi fissi e costanti pagati tutti a scadenza e prevede alcuni requisiti oggettivi e soggettivi.
Per gli investitori restii al rischio, il reddito fisso offre un’alternativa e un’ancora di salvezza rispetto all’opzione del restare liquidi. I buoni fruttiferi postali (BFP), in particolare, attirano le attenzioni di chi vuol essere certo del capitale, tanto a scadenza che prima.
Inoltre l’assenza di costi, la storicità del prodotto e la sua facilità di comprensione lo rendono ancora oggi un prodotto assai prescelto. A dirlo non siamo noi della Redazione di Money.it, ma gli ingenti volumi di sottoscrizione di questi titoli nel tempo.
Cassa Depositi e Prestiti, l’emittente dei BFP e “regista” del risparmio postale a 360°, ne modella l’offerta nel tempo in base a due variabili. Primo, a seconda delle macro condizioni dei mercati finanziari per quel che riguarda i rendimenti.
Secondo, in base alle strategie commerciali e aziendali, e qui entra in gioco la composizione del portafoglio prodotti. Al riguardo presentiamo qui il buono Rinnova 4 anni, pensato per chi ha uno o più buoni fruttiferi scaduti e il rendimento totale è del 9,30%.
Investire nei buoni fruttiferi postali a breve-medio termine
Uno degli orizzonti temporali presidiati da CDP è il 4 anni di durata, in cui l’emittente offre più soluzioni di investimento come il Rinnova. Il titolo è emesso alla pari su base giornaliera per importi (minimi) di 50 € e relativi multipli, fino a un massimo giornaliero, per una stessa persona, di 1 mln di €. Lo si può intestare solo a persone fisiche, cointestazione inclusa e fino a un massimo di 4 persone, tutte maggiorenni.
Al pari degli altri prodotti della scuderia CDP, gode della garanzia dello Stato Italiano ed è privo di costi di gestione, dall’acquisto a rimborso. Quest’ultimo è da intendersi tanto finale che intermedio, giacché l’emittente ne ammette la liquidazione anticipata.
In tal caso spetta solo il capitale nominale versato; gli interessi, fissi e costanti, sono riconosciuti a naturale scadenza.
Sul fronte fiscale, infine, l’investitore deve mettere in conto la ritenuta agevolata del 12,50% sugli interessi lordi maturati, al pari dei titoli di Stato. Di contro sono esenti dall’imposta di successione, mentre quella di bollo del 2X1.000 si applica nei casi, tempi e modi previsti dalla Legge.
I requisiti soggettivi e oggettivi per sottoscrivere il buono Rinnova 4 anni
La sottoscrizione del buono Rinnova prevede il rispetto di requisiti soggettivi e oggettivi indicati nel Foglio Informativo di cui al prodotto sul sito di Poste.
L’acquisto è consentito a chi, intestatario o cointestatario, rimborsa uno o più BFP cartacei o dematerializzati scaduti e non prescritti. Inoltre devono risultare rimborsati a partire dal 1° gennaio 2024 e fino a quando il buono resterà disponibile per la sottoscrizione. Infine CDP non ne acconsente l’acquisto a fronte della scadenza del buono dedicato ai minori e del buono 4 anni risparmiosemplice.
Quanto ai BFP cartacei emessi prima dell’01/01/2009, la sottoscrizione del Rinnova è aperta solo all’intestatario o cointestatario che sia presente all’atto del rimborso.
Tecnicamente, la sottoscrizione di tale titolo è ammessa solo nell’arco di un’unica giornata. Eventuali ulteriori investimenti sul Rinnova potranno farsi in occasione di rimborsi successivi di BFP scaduti e non prescritti e fino a quando il titolo sarà disponibile.
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Veniamo alle condizioni economiche, fermo restando che il rimborso entro il termine dei 4 anni da diritto al solo capitale nominale iniziale. Al termine dei 48 mesi dalla data di acquisto il tasso effettivo annuo di rendimento è del 2,25% lordo e dell’1,98% netto.
Sempre la Tabella A del Foglio Informativo indica i coefficienti lordo e netto (di sola ritenuta fiscale) per la determinazione del montante finale. Essi sono pari a, nell’ordine, 1,09308332 e 1,08144790.
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