Il CEO di Uber svela i segreti per diventare manager del futuro

Giorgia Paccione

27 Aprile 2025 - 15:30

Dara Khosrowshahi, CEO di Uber, condivide le competenze chiave per i leader di domani: intelligenza artificiale e formazione multidisciplinare le basi del successo.

Il CEO di Uber svela i segreti per diventare manager del futuro

Dara Khosrowshahi, amministratore delegato di Uber e laureato in ingegneria alla Brown University nel 1991, ha recentemente condiviso un consiglio fondamentale per la Generazione Z che aspira a diventare leader di successo: la combinazione di studi tecnici e umanistici all’università è una “necessità assoluta” per chi vuole ricoprire ruoli di vertice nelle aziende moderne.

Imparare tutte le basi davvero importanti dell’ingegneria, ma poi unirle alle discipline umanistiche, mi ha insegnato a comunicare in modo convincente, il che è assolutamente necessario quando si ricopre una posizione di leadership.

Questa formazione ibrida riflette perfettamente ciò che oggi azionisti e consumatori cercano nei leader: un mix di intelligenza tecnica ed emotiva.

La Gen Z, nativa digitale e molto attenta alle dinamiche sociali, deve saper coniugare queste due dimensioni per emergere nel mondo del lavoro e conquistare le posizioni più alte.

Competenze multidisciplinari: la ricetta vincente del numero uno di Uber

Dopo la laurea, Khosrowshahi ha iniziato la sua carriera nella finanza, lavorando per la banca d’investimento Allen & Co., per poi passare a ruoli dirigenziali in aziende come USA Networks e InterActiveCorp. È stato protagonista di una delle acquisizioni più importanti degli ultimi anni, quella di Expedia da Microsoft per 1,3 miliardi di dollari, che ha trasformato l’agenzia di viaggi in un colosso del settore.

Dal 2005 al 2016, sotto la sua guida, Expedia ha visto il fatturato salire da 2,1 a 8,7 miliardi di dollari. Nel 2017 è diventato CEO di Uber, azienda valutata 141 miliardi di dollari, dove continua a mettere in pratica le competenze acquisite.

Khosrowshahi ha spiegato che la sua formazione, che unisce le basi solide dell’ingegneria con le discipline umanistiche, è stata determinante per la sua carriera.

L’ingegneria gli ha insegnato a risolvere problemi complessi, una competenza indispensabile nel mondo degli affari e della tecnologia. Allo stesso tempo, lo studio delle materie umanistiche gli ha permesso di sviluppare capacità comunicative efficaci, fondamentali per convincere e guidare persone e investitori.

Le sfide per i CEO del futuro

Oggi i leader sono sottoposti a una pressione crescente: devono padroneggiare tecnologie avanzate, saper raccontare efficacemente la propria azienda e mostrare una personalità che ispiri fiducia e appartenenza.

In particolare, l’intelligenza artificiale sta trasformando le aspettative nei confronti dei manager, che non possono più limitarsi a competenze tecniche, ma devono anche essere in sintonia con i team e i clienti.

I giovani che entreranno nel mondo del lavoro, saranno sempre più avvantaggiati perché abituati a interagire con chatbot, algoritmi e strumenti digitali, ma dovranno sviluppare anche una forte intelligenza emotiva per guidare con successo.

La formazione chiave per la Generazione Z

Il messaggio di Dara Khosrowshahi è chiaro: per diventare manager del futuro è necessario un equilibrio fra competenze tecniche e umanistiche, che permetta di risolvere problemi complessi e comunicare con efficacia, ma anche di comprendere e motivare le persone.

Contrariamente a un luogo comune diffuso, le lauree in discipline umanistiche non sono meno redditizie o utili di quelle tecniche. Studi recenti mostrano che i laureati in materie umanistiche guadagnano significativamente di più rispetto a chi non ha alcun titolo universitario e godono di tassi di occupazione competitivi. Inoltre, le competenze sviluppate in questi corsi, come il pensiero critico, la capacità di comunicare e la flessibilità, sono molto richieste nel mondo del lavoro.

Allo stesso modo, una laurea in ingegneria o in discipline STEM garantisce un alto potenziale di guadagno e maggiori opportunità di carriera, soprattutto se integrata con competenze trasversali come la comunicazione e la leadership.

I giovani devono quindi investire in questa doppia formazione per prepararsi a un ruolo di leadership che richiede padronanza dell’intelligenza artificiale e sensibilità emotiva, due qualità imprescindibili per guidare aziende innovative e sostenibili nel mondo di domani.

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