Perché i fondi per il riarmo si trovano facilmente, mentre per sanità e istruzione scarseggiano? Con Lorenza Morello analizziamo le scelte economiche europee e gli interessi che le guidano.
Da anni sentiamo ripetere lo stesso ritornello: per sanità, pensioni e istruzione «non ci sono soldi». L’Europa e i suoi Stati membri insistono su rigore e austerità, imponendo vincoli di bilancio che sembrano insormontabili. Eppure, quando si tratta di finanziare il riarmo e le spese militari, le risorse compaiono improvvisamente e il debito smette di essere un problema. Questo apparente paradosso solleva interrogativi fondamentali sulle priorità economiche dell’Unione Europea e sui meccanismi che regolano la distribuzione delle risorse pubbliche.
Perché esistono queste differenze di trattamento? Perché i fondi destinati alla difesa e alla sicurezza nazionale si moltiplicano con facilità, mentre quelli per la sanità pubblica e l’istruzione sembrano costantemente insufficienti? Quali interessi guidano davvero le politiche economiche europee e come si determinano le scelte di spesa? Sono domande cruciali che meritano un’analisi approfondita, poiché riguardano direttamente la qualità della vita dei cittadini e il futuro del modello sociale europeo.
Per cercare di dare risposte concrete, abbiamo intervistato Lorenza Morello, giurista d’impresa ed esperta di dinamiche economiche e politiche. Con la sua esperienza, Morello ci aiuterà a decifrare le strategie economiche dell’UE, mettendo in evidenza i fattori che influenzano le decisioni politiche e finanziarie.
Lorenza Morello
Giurista d’impresa, e Presidente di APM (Avvocati Per la Mediazione) si occupa di aziende, internazionalizzazione e ristrutturazione del debito e ritiene da decenni che la sua “missione” sia quella di rendere il diritto più comprensibile a tutti. Aiuta le aziende e le persone a prevenire il conflitto anziché venirne travolte.
Laurea a Torino con 110 magna cum laude e premio Bruno Caccia, ha studiato a Oxford, Strasburgo, Oldenburg, Atene e Montreal. Autrice di molteplici pubblicazioni (tra le ultime “No taxation without representation”) è volto televisivo in Italia e all’estero anche grazie al suo ruolo di consulente di “Casa Italia”, su Rai Italia, in cui risponde ai quesiti e ai dubbi degli italiani nel mondo.
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