Il piano di Musk è iniziato, migliaia di licenziamenti negli Usa. Cosa succede?

Nicla Bussoli

14 Febbraio 2025 - 16:01

Negli ultimi giorni, varie agenzie federative hanno licenziato migliaia di dipendenti, svolta che segna l’inizio di una riorganizzazione interna voluta da Musk e appoggiata da Donald Trump.

Il piano di Musk è iniziato, migliaia di licenziamenti negli Usa. Cosa succede?

Negli ultimi giorni, una serie di licenziamenti ha colpito i dipendenti del governo federale degli Stati Uniti, suscitando preoccupazioni e dibattiti sulla stabilità del settore pubblico e sulle politiche in atto durante questa fase economica incerta.

Questa mossa segna l’inizio di una significativa riorganizzazione interna, che potrebbe rivelarsi solo una parte di una tendenza più ampia che sta coinvolgendo diverse agenzie governative federali.

Il piano di Musk: oltre il 70% dei tagli per la riduzione della spesa pubblica

I licenziamenti sono iniziati dal Dipartimento per gli Affari dei Veterani (VA), con una riduzione di oltre 1.000 dipendenti, per lo più assunti di recente e ancora in prova, e con il Servizio Forestale USA che ha in programma un taglio di circa 3.000 lavoratori.

La purga potrebbe estendersi in altri reparti, tra cui compaiono nella lista il Dipartimento dell’Istruzione, la Small Business Administration, il Consumer Financial Protection Bureau e la General Services Administration, che gestisce molti edifici federali.

Trump appoggia il suo braccio destro, Musk, confermando la necessità del governo federale di evitare sprechi e frodi, sempre più frequenti nei vari dipartimenti.

Il governo USA detiene un debito che ammonta a circa 36.000 miliardi di dollari.

Il piano è quello di tagliare circa il 70% dei dipendenti delle agenzie federali, inserendo l’intelligenza artificiale all’interno dei sistemi digitali che si occupi di assegnare contratti e di identificare i tagli, eliminando quelli che considera eccessi burocratici, con aggiornamenti volti a ridurre la spesa pubblica.

Una nuova politica di gestione delle risorse umane

Molti esperti del settore pubblico sottolineano che la decisione di licenziare così tanti dipendenti nel periodo di prova potrebbe riflettere un cambiamento nelle politiche interne di gestione delle risorse umane.

In un contesto di incertezze economiche e politiche, le agenzie governative si stanno adattando a un ambiente che richiede maggiore efficienza e meno sprechi. Tuttavia, i licenziamenti hanno sollevato dubbi anche sulla sostenibilità di queste politiche a lungo termine, in particolare riguardo alla capacità di attrarre e mantenere i talenti nelle agenzie federali.

Si calcola che circa 280.000 dipendenti pubblici si trovino in un periodo di prova, posizione che li rende maggiormente vulnerabili ai tagli in programma.

Questi, tuttavia, non si rivolgono esclusivamente ai dipendenti in prova, come confermano i licenziamenti presso l’US Consumer Financial Protection Bureau, che comprendono anche lavoratori con contratti a tempo determinato.

I tagli cercano di reindirizzare le spese in altri settori, come afferma il Dipartimento per gli Affari dei Veterani, che considera un risparmio di circa 98 milioni di dollari all’anno grazie ai licenziamenti in atto.

Le sfide legali

Vari Stati si sono mossi contro Washington, denunciando l’“autorità legale incontrollata” di Musk, nominato - a detta loro - illegalmente e senza autorizzazione del Congresso USA.

Trump non retrocede, affermando che il piano, appena iniziato, ha in programma una riduzione di oltre 2,3 milioni di dipendenti civili federali.

Secondo le norme lavorative americane i dipendenti pubblici possono essere licenziati legalmente solo per cattiva condotta o bassi rendimento e, se allontanati senza valida motivazione, hanno diritto ad un giusto processo.

Situazione diversa invece per i dipendenti in prova, che godono di minori tutele legali.

La nuova amministrazione preferisce incoraggiare i dipartimenti federali ad utilizzare il periodo di prova come una “continuazione del processo di candidatura al lavoro, e non come una prerogativa ad un impiego permanente”.

L’iniziativa di Musk, affidata al nuovo Department of Government Efficiency (DOGE), ha indicato come questa visione si sposi perfettamente la nuova politica governativa. I dipendenti del DOGE sono stati inviati in circa 16 agenzie governative e autorizzati ad avere accesso ai sistemi informatici contenenti informazioni riservate riguardanti il personale e le informazioni finanziarie.

Una nuova era di riorganizzazione?

Questa serie di licenziamenti potrebbe segnare l’inizio di una nuova era di riorganizzazione e riduzione delle risorse nel governo federale.

Gli amministratori potrebbero rivedere i criteri e le politiche di assunzione, cercando di ottimizzare le risorse per adattarsi a una domanda sempre più volatile e mutevole. Tuttavia, mentre il governo cerca di migliorare la sua efficienza operativa, resta da vedere se questa riduzione della forza lavoro avrà effetti positivi o negativi sul lungo periodo.

Nel frattempo, il futuro dei dipendenti coinvolti rimane incerto e molti di loro dovranno cercare nuove opportunità in un panorama lavorativo che sta cambiando rapidamente.

La domanda che molti si pongono è se queste riorganizzazioni porteranno realmente a un settore pubblico più snello ed efficiente, o se i costi sociali, economici e morali saranno troppo elevati.

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