I prezzi deboli del petrolio stanno iniziando a pressare l’Arabia Saudita. Riad pronta a rivedere i conti del suo ambizioso piano Vision 2030
Nessun allarmismo. E non potrebbe essere altrimenti per uno Paese che può contare su un fondo sovrano, il Public Investment Fund (PIF), da 925 miliardi di dollari e su 460 miliardi di dollari di riserve valutarie.
E però i prezzi deboli del petrolio stanno in qualche modo iniziando a pressare l’Arabia Saudita, principale esportatrice di greggio e presumibilmente costretta a rivedere i conti del suo ambizioso piano Vision 2030.
Riad punta infatti a costruire enormi città e resort futuristici sfruttando le proprie ricchezze energetiche, in modo tale da diversificare l’economia nazionale e smarcarla dal settore energetico. In un simile contesto, con il governo saudita che dovrebbe annullare i tagli alla produzione di greggio, il Regno sarà costretto anche a ridurre la spesa pubblica di più del 3,7% annuo previsto per il 2025. [...]
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