Pur essendo la sede di tante grandi società, non era affatto scontato che il Texas cercasse di avventurarsi nel settore borsistico: è una sfida che ha un duplice significato.
Il pendolo della Storia americana si muove a ritroso: abbandonando la California, che ha dominato gli ultima quarant’anni con la New Economy, stavolta è guidato dal Texas, il Lone Star State, leader degli Stati del Profondo Sud che si protendono a sudest, fino alla Florida. E non è per un caso che, proprio qui, in una villa a Palm Beach, che Donald Trump ha fissato la sua grande dimora: Mar-a-Lago.
Ne fa sfoggio Trump, come ai suoi tempi Ronald Reagan, il Presidente che fuggiva ogni settimana da Washington per tornare nel suo Rancho del Cielo, in California, a pochi chilometri all’interno rispetto a Santa Barbara. Tutto è simbolico, attraverso i luoghi, come lo era stato Cape Cod, vicino a Boston, ai tempi di John Kennedy e delle sue regate a vela con la moglie Jaqueline.
Nell’America in subbuglio, si sta delineando un fenomeno identitario che, partendo dal Texas, mira a dare maggior peso all’America profonda, a quell’immenso territorio che va dai confini del Canada fino a quelli col Messico: non sono solo gli Stati Unionisti, divenuti sempre più dinamici e moderni come il Texas, che vogliono tornare protagonisti della Storia, non solo della economia o della politica americana, ma anche quelli agricoli della Corn Belt e quelli abbandonati dall’industria della Rust Belt. [...]
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