Gli Stati Uniti, che non estraggono tungsteno commercialmente dal 2015, dipendono in larga misura dalle importazioni, e il 37% di queste proviene dalla Cina.
La crescente tensione tra Cina e Stati Uniti ha dato il via a una nuova fase nella guerra dei minerali critici, con implicazioni globali significative per le supply chain industriali e militari.
In risposta all’aumento delle tariffe imposte dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulle importazioni cinesi (10% su una vasta gamma di beni), la Cina ha reagito limitando le esportazioni di cinque minerali fondamentali: bismuto, indio, molibdeno, tellurio e tungsteno.
Per questi metalli, il Ministero del Commercio cinese ha introdotto nuove restrizioni, permettendo le esportazioni solo previa autorizzazione, purché vengano garantiti che non vengano utilizzati in applicazioni militari. Tra questi minerali, il tungsteno emerge come uno dei più critici, non solo per l’industria civile, ma anche per la difesa, dove la sua domanda è in forte aumento. [...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA