Bloccata in mare da due settimane e con 42 migranti a bordo la Sea Watch ha deciso di forzare il blocco e di dirigersi ugualmente verso Lampedusa. Durissima Giorgia Meloni: “La nave va affondata”
Ha preso la sua decisione Carola Rackete, la giovane capitana della Sea Watch: ferma con la nave della Ong da due settimane in mezzo al mare con 42 migranti a bordo, ha deciso di forzare il blocco e di dirigersi ugualmente verso Lampedusa.
Sia l’equipaggio che i naufragi che erano stati tratti in salvo sarebbero infatti allo stremo delle forze, con la Rackete che però ha deciso ugualmente di fare rotta verso il porto nonostante il parere negativo anche della Corte di Strasburgo allo sbarco.
Durissima non solo la reazione di Matteo Salvini “schiero la forza pubblica, pagherà fino in fondo” ma anche quella di Giorgia Meloni, con la leader di Fratelli d’Italia che ha auspicato l’arresto dell’equipaggio della Sea Watch, il rimpatrio immediato dei migranti e l’affondamento della nave.
Sea Watch, l’ira di Salvini e della Meloni
Lo aveva già annunciato nei giorni scorsi e alla fine lo ha fatto: dopo due settimane in mezzo al mare, Carola Rakete ha deciso di forzare il blocco che impediva alla Sea Watch di fare rotta verso Lampedusa.
“La situazione a bordo era disperata, siamo in stato di necessità, sappiamo cosa rischiamo”. Queste sono state le parole della giovane comandante dopo aver deciso di portare ugualmente la sua nave verso un porto.
Contravvenendo quindi a quanto disposto dalle nuove norme contenute nel decreto Sicurezza bis, ma anche alla sentenza della Corte di Strasburgo, la Sea Watch ha deciso di forzare la mano.
“Chi se ne frega delle regole ne risponde - ha subito dichiarato Matteo Salvini - lo dico anche a quella sbruffoncella della comandante della Sea Watch che fa politica sulla pelle degli immigrati pagata non si sa da chi”.
Parole ancora più dure sono state quelle di Giorgia Meloni che, durante una apposita diretta Facebook, ha chiesto al governo di far rispettare alla nave della Ong le regole del diritto internazionale.
“A norma di diritto internazionale - ha tuonato la leader di Fratelli d’Italia - questo significa che Sea Watch deve essere sequestrata, l’equipaggio deve essere arrestato, i migranti a bordo devono essere fatti sbarcare e rimpatriati immediatamente e che la nave deve essere affondata come accade per le navi che non rispettano il diritto internazionale”.
Solidarietà e vicinanza alla Rackete è stata invece espressa da diversi esponenti del centrosinistra, dal PD fino a La Sinistra arrivando a +Europa, tanto che Riccardo Magi dei Radicali è arrivato a Lampedusa per monitorare di persona la situazione.
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