In attesa della Fed, è tonfo delle azioni. Cosa succede nei mercati oggi

Violetta Silvestri

20/09/2023

C’è attesa per la Federal Reserve, con le azioni in Asia che sprofondano e rimangono sotto pressione. Cosa deciderà la banca centrale Usa? Tassi di interesse e inflazione in primo piano.

In attesa della Fed, è tonfo delle azioni. Cosa succede nei mercati oggi

Mercati sotto pressione oggi, in attesa della decisione Fed.

Le azioni scendono Asia, dopo che Wall Street ha registrato perdite modeste prima della decisione politica della banca centrale, con i trader certi che i tassi di interesse resteranno invariati, ma saranno più alti per un periodo più lungo per frenare l’inflazione.

I rendimenti dei titoli del Tesoro Usa a 10 anni si sono attestati ai massimi di 16 anni, mentre l’impennata dei prezzi del petrolio preoccupa proprio le banche centrali, che temono nuove spinte inflazionistiche.

Martedì negli Stati Uniti, tutti e tre i principali indici hanno perso terreno. Intanto, la novità dalla Cina è che il dragone ha lasciato invariati i tassi di riferimento sui prestiti a uno e a cinque anni rispettivamente al 3,45% e al 4,2% per settembre.

Tutti i riflettori dei mercati oggi sono accesi sulla Federal Reserve e sulla conferenza stampa di Powell. Gli investitori si aspettano chiarimenti sul prossimo futuro attraverso la pubblicazione del dot plot, che stima i livelli dei tassi di interesse fino al 2024.

Mercati senza slancio, Asia in rosso. Cosa deciderà la Fed?

La seduta asiatica si sta chiudendo in territorio negativo. Gli indici cinesi sono in perdita, con lo Shanghai a -0,29% e lo Shenzhen a -0,32%. Anche Hong Kong è in rosso con un -0,19%. Il Nikkei giapponese ha archiviato la sessione a -0,73%.

Martedì, in segno di ulteriori difficoltà per i mercati asiatici, le azioni cinesi quotate negli Stati Uniti hanno registrato il calo maggiore in quasi due settimane.

Oggi si prevede che il presidente della Fed Jerome Powell e i suoi colleghi manterranno i tassi invariati. Tuttavia, gli shock dal lato dell’offerta, come l’aumento dei prezzi del petrolio, pongono la banca centrale di fronte a un dilemma visto che il balzo del greggio spinge in alto l’inflazione e frena la crescita economica. L’aumento dei costi energetici ha avuto un ruolo nel portare gli Stati Uniti nella recessione a metà degli anni ’70, così come nei primi anni ’80 e ’90.

Gli investitori si concentreranno sulle proiezioni trimestrali aggiornate dei tassi della Fed – note come dot plot – che saranno rilasciate alla conclusione della riunione politica. Si cercheranno risposte a due quesiti cruciali: ci sarà un altro aumento del costo del denaro nel 2023? E davvero il 2024 vedrà tagli al tasso di interesse?

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