Dal 10 febbraio nell’Unione Europea arriva la «farina di verme» nella nostra farina: cosa cambia?
A partire dal 10 febbraio 2025, una nuova fonte proteica potrà comparire nei prodotti alimentari venduti nei supermercati europei: la polvere di larve intere di Tenebrio molitor, meglio note come larve gialle della farina. La Commissione Europea ha dato il via libera alla sua commercializzazione, inserendola nell’elenco ufficiale dei “nuovi alimenti” autorizzati nell’Unione Europea. Questa decisione rappresenta un ulteriore passo verso l’integrazione degli insetti nell’industria alimentare, una tendenza sempre più diffusa.
Da parassiti a nuova fonte proteica
Un tempo considerati parassiti delle derrate alimentari, i vermi della farina stanno guadagnando terreno come alternativa sostenibile alle proteine tradizionali. Per garantire la sicurezza alimentare, le larve vengono trattate con radiazioni UV prima di essere trasformate in polvere, un processo che può anche incrementare il contenuto di vitamina D negli alimenti. Questo aspetto potrebbe risultare rilevante dal punto di vista nutrizionale, considerando che la carenza di vitamina D è una problematica diffusa in Europa.
L’Unione Europea ha già autorizzato l’uso alimentare di altri insetti, come le locuste migratorie, il grillo domestico e il verme della farina minore. Il via libera alla polvere di Tenebrio molitor non è stato però privo di polemiche: un tentativo di bloccare l’approvazione in Commissione Ambiente del Parlamento Europeo è fallito, con la maggioranza che ha confermato l’apertura ai novel food di origine entomologica.
Etichettatura chiara e trasparenza per i consumatori
L’UE ha imposto regole precise per informare i consumatori: il Regolamento (UE) 2015/2283 stabilisce che i prodotti contenenti farina di larve devono riportare in etichetta la dicitura “polvere larvale di Tenebrio molitor trattata con raggi UV”. Inoltre, se la farina di insetti contribuisce a un aumento significativo di vitamina D nel prodotto, l’etichetta dovrà segnalare che “contiene vitamina D prodotta mediante trattamento UV”.
Non tutti potranno consumare senza problemi questi nuovi alimenti. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha evidenziato il rischio di reazioni allergiche per chi è sensibile ai crostacei e agli acari della polvere. Per questo, i produttori sono obbligati a segnalare in etichetta il potenziale rischio allergico, garantendo maggiore trasparenza ai consumatori.
Un mercato in espansione
Nei primi cinque anni, la società francese Nutri’Earth ha ottenuto il diritto esclusivo di commercializzare la farina di larve gialle nell’UE. Tuttavia, altre aziende potrebbero ottenere autorizzazioni simili nel tempo, favorendo una maggiore concorrenza e diffusione del prodotto.
Secondo le stime di mercato, il settore degli insetti commestibili è destinato a crescere rapidamente. L’EFSA sta attualmente valutando oltre dieci richieste per nuovi novel food a base di insetti, tra cui la farina di mosca soldato nera e la polvere di grillo domestico. I dati indicano che il mercato globale delle proteine derivate dagli insetti potrebbe superare i 3 miliardi di euro entro il 2030, segno di un cambiamento significativo nelle abitudini alimentari.
leggi anche
Addio alla tavoletta di cioccolato tanto amata, Nestlé annuncia che la domanda è in calo
![Addio alla tavoletta di cioccolato tanto amata, Nestlé annuncia che la domanda è in calo](local/cache-vignettes/L300xH168/6670089f33631594a377d1f0ea8d6b-cf9c8.jpg?1739101219)
Resta da vedere se i consumatori europei adotteranno questa novità o se il fattore psicologico frenerà la diffusione. Ciò che è certo è che la Commissione Europea sta accelerando il processo per rendere gli insetti una fonte alimentare sempre più diffusa. Del resto, considerando quanta attenzione prestiamo alle etichette, è probabile che molti consumatori finiranno per assaggiare questa nuova fonte proteica senza nemmeno rendersene conto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA