Il fondatore di Wikileaks, detenuto da oltre 4 anni nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh, in una lettera rivolge a Carlo III un invito ironico e graffiante ad andarlo a trovare in carcere.
«Vi imploro, re Carlo, di visitare la prigione di Sua Maestà Belmarsh, poiché è un onore che si addice a un re. Nell’intraprendere il Vostro regno, possa sempre ricordare le parole della Bibbia di Re Giacomo: «Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia» (Matteo 5:7). E possa la misericordia essere la luce guida del Vostro regno, sia all’interno che all’esterno delle mura di Belmarsh.
Il Vostro suddito più devoto,
Julian Assange [...]
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