Indice Nazionale dei Domicili Digitali: ora gli utenti possono registrarsi. Ma che cos’è? Come registrarsi? E chi può iscriversi? In questo articolo troverete tutte le informazioni utili a riguardo.
È nato l’Indice Nazionale dei Domicili Digitali, una novità davvero molto importante per la gestione delle relazioni tra pubblica amministrazione e cittadini privati.
Grazie all’Indice sarà possibile ricevere tutte le comunicazioni aventi valore legale direttamente nella casella di Posta Elettronica Certificata (PEC). Non si rischierà più quindi di perdere raccomandate contenenti comunicazioni importanti. Ma vediamo di preciso come funziona questa interessante novità.
Che cos’è Indice Nazionale dei Domicili Digitali (INAD)
Come intuibile dal nome stesso, l’INAD è un indice di tipo nazionale che al suo interno contiene i domicili digitali dei cittadini che si registrano. Che cosa si intende con domicilio digitale? Con questa locuzione si fa riferimento all’indirizzo personale di Posta Elettronica Certificata, come definito dal regolamento eIDAS, comunemente conosciuto come PEC.
Registrandosi, la propria PEC verrà inserita in un indice consultabile online, cosicché in futuro qualsiasi pubblica amministrazione o privato cittadino possa consultarlo ed eventualmente reperire un indirizzo al quale desidera inviare una comunicazione.
Secondo quanto riportato sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid) la registrazione è stata aperta il 6 giugno, è quindi già possibile inserire il proprio indirizzo PEC.
Come registrarsi all’Indice Nazionale dei Domicili Digitali (INAD)
Registrarsi all’Indice Nazionale dei Domicili Digitali è molto semplice. Per farlo è necessario essere in possesso di un account sul Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), di una Carta di Identità Elettronica (CIE) o della Carta Nazionale dei Servizi (CNS), recarsi sul sito governativo del Domicilio digitale (accessibile a questo link) e seguire la procedura.
Naturalmente, per completare l’operazione con successo è fondamentale possedere già o creare per l’occasione un servizio di Posta Elettronica Certificata. I fornitori di servizi di questo tipo sono molti, alcuni esempi sono Aruba PEC e Cedracri Spa.
Chi può registrarsi all’Indice Nazionale dei Domicili Digitali (INAD)
Quali sono i requisiti necessari per iscriversi all’Indice Nazionale dei Domicili Digitali? Secondo quanto riportato dall’Agid, possono iscriversi:
- le persone fisiche che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età;
- i professionisti che svolgono una professione non organizzata in ordini, albi o collegi ai sensi della legge n. 4/2013;
- gli enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione nell’INI-PEC.
Quando sarà consultabile l’Indice Nazionale dei Domicili Digitali (INAD)
Attualmente i cittadini possono soltanto inserire il proprio indirizzo PEC all’interno dell’INAD, tuttavia non è ancora possibile consultarlo. L’Indice sarà reso pubblico e consultabile a partire dal 6 luglio 2023 attraverso la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND).
Da quel momento le Pubbliche Amministrazioni effettueranno tutte le comunicazioni con il cittadino attraverso la PEC, se disponibile. L’Indice sarà pubblico, quindi chiunque potrà cercare gli indirizzi al suo interno.
Per cercare l’indirizzo di una persona sarà sufficiente inserire il suo codice fiscale.
Il domicilio digitale dei professionisti iscritti all’INI-PEC, ossia l’indice nazionale degli Indirizzi PEC delle imprese e dei professionisti, verrà importato automaticamente su INAD in qualità di persone fisiche. I cittadini che vorranno, potranno comunque modificarlo inserendo un indirizzo PEC diverso.
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