Smart&Start Italia è l’incentivo a supporto dell’avvio e la crescita delle startup innovative. Finanzia progetti tra 100mila euro e 1,5 mln di euro. Vediamo da vicino come funziona.
Forse non tutti sanno che al fine di favorire l’occupazione e la libera iniziativa imprenditoriale, nel nostro paese esiste Invitalia, ovvero l’Agenzia nazionale per lo sviluppo di proprietà del Ministero dell’Economia. Come la stessa Agenzia spiega all’interno del suo sito web ufficiale, lo scopo che persegue è dare impulso alla crescita economica del paese, puntando sui settori strategici per lo sviluppo e l’occupazione.
Da notare in particolare che Invitalia gestisce la rete degli incentivi nazionali che sollecitano la nascita di nuove imprese e le startup innovative e finanzia i progetti di imprenditori con concreti piani di sviluppo - specialmente nei settori innovativi e ad alto valore aggiunto.
Ebbene, proprio di uno di questi incentivi vogliamo parlare di seguito e nel corso di questo articolo, focalizzandoci su Smart&Start Italia - agevolazione appositamente pensata per le startupinnovative e ormai attiva da vari anni. Vedremo cosa finanzia e come funziona, ma capiremo anche come fare domanda per ottenerla. Ecco tutti i più importanti dettagli.
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Smart&Start Italia: di che si tratta e qual è la finalità dell’iniziativa
Come rimarca la stessa Agenzia Invitalia nelle sue pagine internet, Smart&Start Italia costituisce l’incentivo che sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative ad alto valore tecnologico in tutte le regioni italiane, supportando finanziariamente progetti con spese incluse tra 100mila euro e 1,5 milioni di euro. Sottolineiamo subito che in un’ottica di digitalizzazione dei rapporti tra cittadino e istituzioni e come passo avanti contro la burocrazia, la domanda si presenta agevolmente soltanto online sulla piattaforma ad hoc di Invitalia.
La finalità di Smart&Start è triplice:
- sollecitare l’espansione di una nuova cultura imprenditoriale correlata all’economia digitale;
- valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica;
- sollecitare il rientro nel nostro paese dei cd. «cervelli» in fuga in paesi stranieri.
Secondo i dati resi noti sul sito web dell’Agenzia, alla data del primo maggio 2023 sono ben 1.452 le startup finora finanziate dall’iniziativa in oggetto. Una start up innovativa consiste in un’impresa giovane, ad elevato contenuto tecnologico e con spiccate potenzialità di crescita. Per maggiori dettagli sui requisiti che qualificano un’impresa come «startup innovativa», rinviamo comunque al dettato dell’art. 25 del D.L. 179/2012.
Chi sono i beneficiari
Chi sono i soggetti che hanno i requisiti per fare domanda per l’accesso all’incentivo Smart&Start Italia? Ebbene, lo spiega molto chiaramente Invitalia sul suo sito web: la misura intende finanziare le startup innovative (di piccole o micro dimensioni) costituite da non più di 60 mesi ed iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese.
Pertanto si tratta di requisiti ben precisi, che consentono peraltro di fare domanda anche ai team di persone che vogliono costituire una startup innovativa nel nostro paese, pur se residenti in un paese straniero, o cittadini stranieri con lo "startup Visa” - un permesso speciale temporaneo per imprenditori stranieri.
La misura è operativa anche a favore di imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede nel nostro paese.
Che cosa finanzia
Come accennato sopra, l’incentivo Smart&Start Italia finanzia piani di impresa con spese incluse tra un minimo di 100mila euro e un massimo di 1,5 milioni di euro, per acquistare beni di investimento e servizi e fronteggiare i costi del personale e di funzionamento dell’azienda.
Attenzione però, in quanto il progetto imprenditoriale - per essere agevolato - deve essere caratterizzato da almeno una delle seguenti peculiarità:
- essere mirato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nell’area dell’economia digitale, dell’AI, della blockchain e dell’internet of things;
- avere un rilevante contenuto tecnologico e innovativo;
- essere focalizzato alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica e privata.
Tra le spese relative al funzionamento aziendale abbiamo ad es. i servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa e le materie prime. Mentre tra le spese relative al piano d’impresa - spiega Invitalia - abbiamo ad es. quelle relative ai costi salariali del personale dipendente, ma anche ai componenti hardware e software, e quelle relative agli impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica, ai brevetti, marchi e licenze, agli investimenti in marketing e web marketing e alle consulenze specialistiche tecnologiche. Come si può facilmente notare, dunque, i costi agevolabili da Smart&Start Italia non sono affatto pochi.
Attenzione però, perché il beneficiario dell’incentivo deve rispettare altresì la condizione per cui le spese del piano d’impresa devono essere effettuate nei 24 mesi successivi alla firma del contratto di finanziamento, così come fissato nel programma.
Il funzionamento del beneficio in sintesi
L’accesso all’incentivo Smart&Start Italia comporta un finanziamento a tasso zero, senza alcuna garanzia e a copertura dell’80% delle spese ammissibili. Ma la percentuale può crescere al 90% se la startup:
- è costituita del tutto da donne e/o da giovani sotto i 36 anni;
- oppure se tra i soci vi è un esperto col titolo di dottore di ricerca italiano (o equivalente) che lavora in un paese straniero e intende tornare nel territorio nazionale.
Non solo. Le startup aventi sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna o Sicilia potranno avvalersi di un contributo a fondo perduto corrispondente al 30% del mutuo e restituire così soltanto il 70% del finanziamento ottenuto grazie a Smart&Start Italia.
Il finanziamento conseguito con l’incentivo va restituito in dieci anni a cominciare dal dodicesimo mese posteriore all’ultima quota di finanziamento ricevuto. Tuttavia è ammessa la conversione di parte del debito o finanziamento agevolato in contributo a fondo perduto, secondo particolari condizioni e come spiegato qui da Invitalia.
Non solo finanziamento: previsto anche il tutoraggio
L’agevolazione in oggetto intende operare ’trasversalmente’ ed, infatti, tra le caratteristiche dell’iniziativa in oggetto abbiamo anche che le startup costituite da meno di 12 mesi possono fare riferimento a servizi di tutoring tecnico-gestionale nella fase di avvio (pianificazione finanziaria, marketing, organizzazione e non solo) - oltre al finanziamento citato.
Come si può intuire il servizio ha come finalità specifica il potenziamento delle competenze dei neoimprenditori nella fase di lancio del progetto, con un programma strutturato sulle specifiche necessità di ciascuna singola startup innovativa.
Come fare domanda per accedere all’incentivo?
Lo abbiamo detto in precedenza, Smart&Start Italia è un’iniziativa per cui si può fare domanda soltanto via web, attraverso la piattaforma ad hoc di Invitalia. L’iter per ottenere le agevolazioni è del tutto informatizzato. Si tratta di un incentivo a sportello e conseguentemente - come spiega Invitalia - non ci sono né graduatorie né scadenze.
Piuttosto gli imprenditori interessati debbono ricordare che le domande vengono valutate entro 60 giorni, sulla scorta dell’ordine di arrivo e fino ad esaurimento dei fondi. Invitalia avrà il compito di valutare i business plan, concedere eventualmente i finanziamenti e monitorare la realizzazione dei progetti ’agevolati’ nel corso del tempo. La valutazione sarà costituita da una verifica formale e da una di merito, incluso il colloquio con gli esperti di Invitalia.
Essenziale ricordare che gli interessati a richiedere le agevolazioni debbono:
- avere una identità digitale (SPID, CNS, CIE) per accedere alla piattaforma citata;
- accedere all’area riservata per redigere direttamente sul web la richiesta di incentivo Smart&Start Italia e caricare il business plan da sottoporre a valutazione e gli allegati.
Per ultimare l’iter di presentazione della domanda occorre, inoltre, disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
Chi deve presentare la domanda?
Sopra abbiamo ricordato chi sono le realtà che possono beneficiare dell’incentivo Smart&Start Italia, ma attenzione anche agli specifici soggetti che sono in concreto autorizzati a presentare domanda di accesso al meccanismo. Infatti:
- per le società già costituite, la domanda deve essere effettuata dal rappresentante legale della società, che la deve firmare digitalmente;
- per le società non costituite, la domanda invece deve essere effettuata dalla persona fisica referente del progetto che la deve firmare digitalmente. Inoltre, il referente del progetto deve essere uno dei futuri soci della società.
Alla fine della compilazione del piano di impresa e con l’invio online della richiesta di incentivo e dei relativi allegati, sarà assegnato un protocollo elettronico. Come detto sopra, non sussistono scadenze né graduatorie, ed infatti Invitalia valuterà le domande sulla scorta dell’ordine di arrivo - fino ad esaurimento dei fondi.
In conclusione, per ulteriori chiarimenti, rimandiamo comunque all’utilissima area FAQ sull’incentivo Smart&Start Italia, presente sul sito web di Invitalia, e alla pagina per contattare il servizio di supporto ed avere chiarimenti specifici sulla propria situazione.
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