L’Italia ha un rischio/opportunità in più rispetto altri paesi che potrebbe salvarla: essere il baricentro del Mediterraneo.
Il ritorno dello spread btp-bund sopra i 150 bp, ma soprattutto il ritorno del rendimento del btp decennale sopra il 4%, hanno riacceso gli incubi che sembravano ormai sopiti e catalogati nella storia della crisi dei debiti sovrani europei del 2010-2012 (PIIGS). All’indomani del primo ribasso dei tassi da parte della Bce (mossa politica in vista delle elezioni europee?), i rendimenti tornano sopra il 4% e non per timori inflazionistici, ma per il premio a rischio paese implicito nei titoli del debito pubblico. Rispetto al 2010, dopo la famosa passeggiata Sarkozy-Merkel, oggi i guai maggiori sono in Francia e Germania, meno in Italia. Tralasciando le questioni del perché, la domanda è: cosa accadrà ora alla spesa per interessi sul debito pubblico italiano? Analizziamo quali tassi sul debito valutare:
1) Rendimento medio dei titoli in circolazione (come il mercato fotografa il debito pubblico totale)
2) Rendimento medio dei titoli all’emissione (il vero costo del momento per lo stato) [...]
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