Se svolgi uno stage o tirocinio, al suo termine puoi chiedere la Naspi come un qualsiasi lavoratore subordinato che perde involontariamente il lavoro? Facciamo chiarezza.
Non di rado criticati perché sottopagati o perché non sempre in grado di fornire tutti gli strumenti e le conoscenze utili a un vero arricchimento per il tirocinante - sia dal punto di vista formativo che da quello delle conoscenze professionali - gli stage continuano a rappresentare, almeno sulla carta, un percorso utile ad avvicinarsi o a inserirsi stabilmente nel mondo del lavoro.
Ebbene, se sei senza un lavoro subordinato perché l’hai perso senza tua colpa, starai percependo la Naspi e, in una situazione come questa, potrebbe capitarti di ricevere una proposta di stage, magari perché hai risposto a un annuncio su qualche portale web e il tuo CV è piaciuto.
La domanda in questi casi sorge spontanea: il compenso o indennità legata alla partecipazione allo stage può combinarsi con la prestazione di disoccupazione che già prendi dall’istituto di previdenza, ovvero la somma mensile erogata fino a un massimo di 24 mesi a causa della perdita involontaria del lavoro? E hai diritto, oppure no, alla Naspi dopo il periodo di formazione del tirocinio?
A queste domande dagli evidenti risvolti pratici, daremo risposta nel corso di questo articolo - non prima però di aver visto in estrema sintesi che cosa sono Naspi e stage. I dettagli.
Indennità di disoccupazione Naspi dopo lo stage: è possibile?
Naspi: che cos’è in breve
Come abbiamo anticipato in apertura, al fine di rispondere al quesito è opportuno ricordare in breve cosa sono e a che cosa servono Naspi e indennità di disoccupazione. La prima è la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, di cui si trova traccia nel d. lgs. n. 22 del 2015 e che è stata prevista in sostituzione delle anteriori misure a supporto delle persone in stato di disoccupazione. In passato e prima della Naspi c’erano infatti Aspi e MiniAspi: la nuova indennità è valida e applicabile per i casi di disoccupazione a cominciare dal primo maggio 2015 in poi.
Essa, di fatto, consiste nel nuovo strumento universale di supporto al reddito per i lavoratori subordinati del settore privato, che si siano trovati in uno stato di disoccupazione involontaria e che dunque hanno bisogno di un po’ di tempo per trovare un nuovo lavoro. In questo spazio in cui manca il reddito da lavoro, interviene appunto la Naspi a copertura - e anche da punto di vista previdenziale. Infatti i periodi di Naspi sono caratterizzati da contribuzione figurativa.
La prestazione è versata ogni mese per un numero di settimane uguale alla metà delle settimane contributive degli ultimi quattro anni. Per ulteriori dettagli rimandiamo alla nostra guida completa.
Stage: che cos’è in breve
Molto semplice spiegare, in sintesi, che cos’è uno stage e qual è la sua finalità.
Detto anche tirocinio, si tratta di un periodo di formazione sul campo presso un’azienda o un ente. Formalmente non è un rapporto di lavoro, ma piuttosto una misura mirata a favorire l’orientamento al lavoro, l’incremento delle conoscenze e l’ottenimento di competenze professionali - come anche l’inserimento o il reinserimento in un contesto di lavoro. Quanto abbiamo appena precisato ci servirà più avanti per rispondere alle domande in apertura.
Il lasso di tempo in oggetto può essere retribuito mentre non vi è un’età massima oltre la quale non è più possibile svolgere lo stage. Sussistono se mai delle limitazioni sull’età minima, che però variano a seconda della normativa regionale presa in considerazione.
Compatibilità tra stage e Naspi
Tieni conto che le regole in materia di stage, prevedono varie tipologie di tirocinio - ognuna mirata a uno specifico obiettivo. Vi sono ad es. tirocini formativi o di orientamento, stage curricolari ed extracurriculari (a seconda che il periodo di formazione sia o meno incluso in un percorso di studi a se stante) e non mancano ovviamente i tirocini professionali, finalizzati all’accesso alle professioni per le quali è previsto il requisito dell’iscrizione all’albo (il cosiddetto praticantato).
Ebbene, tutti gli stage sono accomunati da un fattore ben preciso: nessun tirocinio, anche se prevede di essere inseriti in un luogo di lavoro, rappresenta mai un’occupazione di tipo subordinato o parasubordinato. Perciò anche se stai svolgendo uno stage, non perderai lo status di disoccupazione solo perché come i dipendenti dell’azienda, ogni giorno entri in ufficio anche tu e ci resti per tutta la giornata.
Ne puoi allora dedurre che la Naspi non è incompatibile con l’attività dello stage, ma può continuare a essere incassata mensilmente - con le precisazioni che ora diremo.
I chiarimenti offerti da una circolare ad hoc dell’Inps
A togliere ogni dubbio sulla compatibilità tra stage e Naspi, e dunque anche sulla possibilità di percepire l’indennità di disoccupazione dopo lo stage, ci ha pensato l’Inps, con una circolare ad hoc del 2017. Nel documento infatti l’istituto ha ricordato la possibile coesistenza di tirocinio e indennità Naspi e anzi la piena cumulabilità tra l’indennità di stage e la Naspi.
D’altronde tieni conto del fatto che le finalità sono ben diverse:
- le indennità derivanti da borse lavoro, stage e tirocini hanno una funzione ricollegabile a un rimborso, non prevedono la maturazione di contributi e non consentono dunque di chiedere la Naspi al termine del percorso di formazione;
- l’indennità di disoccupazione Naspi rappresenta invece una misura di supporto del reddito perso a causa della cessazione involontaria dell’impiego.
Non a caso lo stagista o tirocinante che incassa la Naspi non ha l’obbligo di comunicare all’Inps lo svolgimento del percorso di formazione e i collegati compensi. Considerando ciò, a maggior ragione dopo il periodo di stage, sarai comunque e continuerai a essere percettore della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, che ti sarà versata per la durata prevista (entro un massimo di 24 mesi in base alla tua storia contributiva) e indipendentemente del percorso formativo svolto.
Contratto di stage e termine del percorso formativo: si può fare domanda di Naspi?
Chiariamo infine questi ultimi punti, per sgomberare il campo da ogni possibile dubbio. Chi firma un contratto di stage non ha conseguentemente diritto alla Naspi. Ricorda infatti che in questi casi non viene assegnato uno stipendio vero e proprio né spettano i contributi previdenziali.
Perciò chi termina un tirocinio non può fare domanda di indennità di disoccupazione Naspi, e il motivo è dovuto al fatto che lo stage - in nessun caso - è considerabile un contratto di lavoro a tutti gli effetti e non comporta la perdita dello stato di disoccupazione in essere.
Ma attenzione: appurato che a seguito di uno stage non è possibile fare domanda per avere la Naspi, è però vero che la legge ti consente di incassare l’indennità di disoccupazione (per un precedente rapporto di lavoro), anche se stai svolgendo un periodo di formazione come lo stage o dopo questo periodo. Lo ribadiamo: lo stagista o tirocinante non perde lo stato di disoccupazione e anzi conserva il diritto a incassare la correlata prestazione versata dall’istituto di previdenza.
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