L’indennità di vacanza contrattuale aumenta ancora: a luglio nuovo aumento dello stipendio dei dipendenti pubblici.
Nuovi aumenti - si fa per dire - stipendiali attesi nella busta paga di luglio, la stessa nella quale ci dovrebbe essere il conguaglio del 730/2019: a luglio, infatti, ci sarà un nuovo scatto dell’indennità di vacanza contrattuale che comporterà un piccolo incremento di stipendio.
Non si può parlare, infatti, di un vero e proprio aumento di stipendio poiché le cifre sono molto basse e in molti casi non si supera la decina di euro; già ad aprile, infatti, i dipendenti pubblici sono rimasti delusi di quanto loro riconosciuto con il primo scatto dell’indennità di vacanza contrattuale e immaginiamo che allo stesso modo andrà a luglio quando ci sarà sì un aumento ma sarà talmente leggero da non notare quasi la differenza con quanto riconosciuto nella mensilità precedente.
Per avere diritto ad un aumento di stipendio più “tangibile”, quindi, bisognerà attendere il rinnovo di contratto che non ci sarà prima del 2020. A tal proposito nel DEF si legge che un accordo verrà trovato sulla base delle risorse stanziate con l’ultima Legge di Bilancio (qui le cifre) e in quell’occasione saranno riconosciuti anche gli arretrati relativi all’anno in corso.
Nell’attesa che un accordo venga raggiunto - e con la speranza che vengano reperite delle ulteriori risorse - quindi, i dipendenti pubblici devono “accontentarsi” dell’indennità di vacanza contrattuale, in aumento dal 1° luglio 2019; vediamo di quanto e quali saranno gli effetti sullo stipendio.
Indennità di vacanza contrattuale: cosa cambia a luglio?
L’indennità di vacanza contrattuale è quell’elemento provvisorio che viene riconosciuto ai dipendenti pubblici nel periodo che va dalla scadenza del contratto al rinnovo dello stesso. Partito da aprile 2019, ad oggi ha portato ad un aumento mensile dello 0,42% dello stipendio dei dipendenti pubblici.
L’indennità, infatti, non ha un importo fisso poiché questo varia a seconda della retribuzione tabellare del dipendente a cui si riferisce: quindi più lo stipendio di base è alto e maggiore è stato l’aumento.
Sarà lo stesso a luglio quando - come anticipato - l’indennità di vacanza contrattuale sarà leggermente più alta rispetto a quella riconosciuta negli ultimi tre mesi. A partire da aprile, infatti, l’indennità sarà pari al 50% dell’indice dei prezzi ammortizzato IPCA rilevato nel 2019 (mentre oggi è del 30%). Tradotto, questo significa che sullo stipendio tabellare sarà applicato un aumento pari allo 0,7% dello stesso.
Su uno stipendio di 1.800€ lordi, quindi, verrà applicato un aumento di 12,60€, mentre su uno da 2.600€ l’aumento sarà di 18,20€. Cifre lorde che al netto si avvicinano appena ai 10,00€. Insomma, un incremento ci sarà ma accorgersene non sarà semplice.
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