Rinnovo del contratto della Pubblica Amministrazione: secondo il DEF l’accordo verrà siglato nel 2020. Complessivamente lo stipendio sarà aumentato dell’1,95%.
Nel 2020, secondo le previsioni del Governo, si arriverà ad un accordo per il rinnovo del contratto del pubblico impiego: è scritto nero su bianco sul DEF 2019, Documento di Economia e Finanza, nel quale vengono svelati gli obiettivi di politica economica e i programmi dello Stato per il raggiungimento degli obiettivi individuati per i maggiori dati macroeconomici.
Nel testo del DEF 2019, precisamente a pagina 31, si parla di risultati e previsioni per il pubblico impiego, confermando che nel 2020 si conta di raggiungere un accordo per il rinnovo contrattuale nel triennio 2019-2021 utilizzando le risorse stanziate con la Legge di Bilancio 2019.
Secondo quanto previsto dal Documento di Economia e Finanza, quindi, non ci dovrebbero essere risorse aggiuntive rispetto a quelle oggi a disposizione per il rinnovo del contratto dei dipendenti della Pubblica Amministrazione; gli statali, quindi, saranno delusi di sapere che con il nuovo rinnovo del contratto si preannunciano aumenti stipendiali persino più bassi di quelli previsti dall’accordo per il triennio 2016-2018.
Rinnovo del contratto degli statali: cosa dice il DEF
Il contratto per il pubblico impiego è scaduto il 31 dicembre 2018; ecco perché urge un rinnovo che però - come si legge chiaramente nel DEF - arriverà solamente nel 2020.
Come scritto a pagina 31 del testo del DEF - che potete scaricare di seguito - “considerato che la stagione contrattuale 2016-2018 non è ancora conclusa la previsione sconta l’ipotesi che i CCNL per il triennio 2019-2021 verranno sottoscritti a decorrere dal 2020”.
A tal proposito nel DEF sono state considerate solamente alcune voci di spesa per il nuovo contratto, come ad esempio le risorse utilizzate per garantire al personale del pubblico impiego l’indennità di vacanza contrattuale che comincerà ad essere caricata sullo stipendio di aprile 2019 (ma che garantirà aumenti di pochi euro ogni mese). A queste si aggiungono le risorse stanziate dal Governo per il mantenimento dell’elemento perequativo (in scadenza al 31 dicembre 2018, ma rinnovato con decorrenza da gennaio 2019), così come quelle utilizzate per l’accessorio del comparto Difesa, Sicurezza e Soccorso pubblico; la restante spesa di competenza è invece rinviata all’anno 2020.
Tenuto conto di queste considerazioni, per il quadro a legislazione vigente, nel DEF la spesa per i redditi da lavoro dipendente delle Amministrazioni pubbliche è stimata in:
- €172.594 milioni per il 2019;
- €174.018 milioni per il 2020;
- €173.751 milioni per il 2021;
- €174.859 milioni per il 2022 (viene considerata una “maggiore spesa per la corresponsione dell’anticipazione contrattuale connessa al triennio contrattuale 2022-2024”).
Come anticipato, però, queste stime non tengono conto del rinnovo del contratto degli statali che probabilmente sarà siglato nel 2020; non sarà facile però trovare un accordo visto che - come specificato dal DEF stesso - ad oggi non sembrano esserci possibilità affinché il Governo stanzi delle nuove risorse con la Legge di Bilancio 2020. I
l rinnovo contrattuale, quindi, dovrà essere siglato utilizzando esclusivamente le risorse stanziate nell’ultima manovra finanziaria che molti sindacati hanno già definito come “insufficienti” per arrivare ad un accordo soddisfacente.
Rinnovo del contratto 2019-2021: di quanto aumenta lo stipendio?
Il DEF quindi conferma quanto già specificato nella Legge di Bilancio 2019, ribadendo le percentuali già indicate nella manovra finanziaria. Sappiamo quindi che con le risorse a disposizione sarà possibile incrementare lo stipendio tabellare degli appartenenti al pubblico impiego nella misura di:
- +1,3% nel 2019;
- +1,65% nel 2020;
- +1,95% nel 2021.
Quello annunciato per il 2021 è un aumento complessivo dell’1,95% e ciò significa che il prossimo accordo potrebbe portare ad un incremento finale persino inferiore al 2%; pensate che con l’ultimo rinnovo lo stipendio tabellare è stato incrementato del 3,48%, garantendo un aumento medio di retribuzione pari ad 85€ lordi.
A seconda dell’importo della retribuzione percepita, quindi, ci saranno aumenti stipendiali tra i 30,00€ e gli 80,00€ lordi; cifre che - presumiamo - renderanno molto difficili le trattative per il prossimo rinnovo contrattuale.
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