Massimi storici per l’indice di Warren Buffett, forse dobbiamo preoccuparci: il grafico della settimana

Luca Fiore

20/02/2021

L’indice utilizzato da Warren Buffett per capire se il mercato è sopravvalutato si attesta ai massimi storici. La cosa strana è che il guru di Omaha sta continuando a comprare azioni.

Massimi storici per l’indice di Warren Buffett, forse dobbiamo preoccuparci: il grafico della settimana

Venti anni fa Warren Buffett ha definito l’indice risultante dal rapporto tra capitalizzazione dei mercati finanziari statunitensi e Pil USA come “la miglior misura dello stato delle valutazioni in un dato momento”.

Da allora questo indice, che mette in relazione le dimensioni dei mercati azionari con quella dell’economia USA, è stato comunemente chiamato “l’indice di Buffett”.

Nel dettaglio, l’indice è ottenuto dal rapporto tra il Wilshire 5000 Index (assunto come proxy della dimensione totale del mercato azionario a stelle e strisce) e il Pil statunitense.

Per l’indice di Buffett è il momento di preoccuparsi

Questo indice negli ultimi 30 abbia rappresentato un valido strumento per capire quando uscire dal comparto azionario.

Nel grafico vediamo come, in positivo e in negativo, fino 30 punti percentuali (-30% e +30%) di deviazione dalla media storica l’indice rileva una corretta valutazione dei mercati, sopra i 30 punti scatta la sopravvalutazione (o la sottovalutazione nel caso di valori negativi) e al di là dei 60 punti i mercati si considerano fortemente sopravvalutati (o fortemente sottovalutati nel caso di segno meno).

Fonte: Current Market Valuation

Una sottovalutazione particolarmente forte, con un valore al -46%, si è avuta in corrispondenza del punto più basso della crisi finanziaria.

Al rialzo invece, l’ultima volta che, come ora, i mercati sono stati fortemente sopravvalutati è stato circa 20 anni fa, in corrispondenza della bolla delle dot.com.

Se in quella occasione l’indice di Buffett aveva toccato i 71 punti percentuali, oggi registra un valore di 88 punti percentuali maggiore rispetto alla media di lungo periodo (228%).

Secondo quanto detto rilevato dallo stesso Warren Buffett, “se il rapporto si avvicina ai 200 punti percentuali...stai scherzando col fuoco”.

Nonostante questo, Buffett continua a comprare

Detto questo, la notizia che Warren Buffett sta proseguendo gli acquisti di titoli azionari suona abbastanza strana.

Stando ai dati contenuti nei filing della SEC, nel quarto trimestre 2020 la Berkshire Hathaway, la holding dello stesso Buffett, ha aperto nuove posizioni in Verizon, Chevron, Marsh & McLennan e EW Scripps.

La spiegazione che è possibile dare è legata ai tempi eccezionali che stiamo vivendo: in un momento in cui i mercati sono artificialmente gonfiati dalle politiche espansive, la ricchezza prodotta dalla prima economia è altrettanto artificialmente ridotta dalle misure di contenimento adottate negli Stati Uniti e nel resto del mondo.

Quella attuale potrebbe quindi configurarsi come una deviazione causata da circostanze eccezionali da entrambi i lati. Di conseguenza, almeno questa volta, l’indice di Buffett andrebbe preso con le molle.

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