L’infermiere non è lavoro usurante, l’OSS sì: novità dell’atto sul riconoscimento

Vittorio Proietti

31/03/2017

L’infermiere è un lavoro usurante ma l’emendamento per riconoscerlo vale solo per gli OSS. A che punto è il riconoscimento?

L’infermiere non è lavoro usurante, l’OSS sì: novità dell’atto sul riconoscimento

L’infermiere è un lavoro usurante ma lo stato non sembra riconoscerlo: l’emendamento che avrebbe previsto l’estensione del riconoscimento anche agli infermieri è caduto nel dimenticatoio e per ora sono tutelati solo gli OSS.

La proposta è stata presentata dall’On. Patrizia Maestri nel febbraio dello scorso anno alla undicesima Commissione Lavoro Pubblico, tuttavia l’atto non ha superato il rinvio e l’iter parlamentare si è interrotto, fermandosi alla risoluzione n° 07/00934.

Le mansioni usuranti permetterebbero agli infermieri di avere requisiti di accesso facilitati per la pensione, nonché un miglior riconoscimento della loro professionalità, ma occorre che il provvedimento di estensione continui il suo corso e venga approvato.

Vediamo in cosa consiste la categoria di lavoro usurante e perché solo OSS ne fanno parte.

Il riconoscimento di lavoro usurante è solo per gli OSS

L’infermiere non è considerato un lavoro usurante, a differenza degli Operatori Socio Sanitari (OSS) che invece rientrerebbero nella categoria. Ciò che ne consegue è l’accesso negato alla pensione anticipata a tutti gli infermieri impiegati nella Sanità italiana.

Il lavoro usurante, infatti, permette un accesso facilitato alla pensione a tutti i lavoratori cui viene riconosciuto di svolgere mansioni pesanti, nonché di beneficiare di un anticipo sui tempi (rimandiamo a questo articolo per un approfondimento).

Nel testo dell’emendamento proposto dall’onorevole del Pd si legge che gli OSS non posseggono una definizione specifica di compiti e questo porta ad essere impegnati in reparti pericolosi, oppure addetti a mansioni di eccessiva responsabilità. Questo richiede una tutela aggiuntiva rispetto agli infermieri, che invece sono protetti da un codice deontologico e da una legge specifica.

Gli infermieri esclusi dal riconoscimento: tutto è fermo

L’emendamento alla legge sul riconoscimento esclude gli infermieri anche per altre ragioni, in quanto gli OSS sarebbero costretti a condizioni di lavoro più dure: l’ambiente di lavoro richiede molta più forza fisica, concentrazione, prontezza di riflessi e l’esposizione allo stress psicologico sarebbe più lunga.

Gli OSS, inoltre, vantano prospettive di crescita praticamente nulle e vista la crisi del mercato del lavoro, che evidentemente non riguarda gli infermieri secondo il deputato, il beneficio dell’etichetta di lavoro usurante bilancia le negatività.

L’atto sul riconoscimento è fermo in commissione e per ora non vi sono notizie di ulteriori sviluppi sulla tutela degli infermieri come lavoratori usuranti, né sul bisogno di una definizione delle mansioni per gli OSS - probabilmente l’unica proposta necessaria dell’emendamento.

Iscriviti a Money.it