Infermieri e volontari del 118: lo stipendio non è un optional

Vittorio Proietti

11 Maggio 2017 - 16:32

Lo stipendio degli infermieri e volontari del 118 non è un optional: la Sentenza del Tar di Salerno annulla un bando per irregolarità nella retribuzione e procedura.

Infermieri e volontari del 118: lo stipendio non è un optional

Il servizio di emergenza del 118 è affidato a infermieri e volontari che molto spesso non percepiscono uno stipendio, costretti ad orari di lavoro massacranti e molto spesso senza nessuna garanzia contrattuale da parte della struttura sanitaria afferente.

La Sentenza del Tar di Salerno 351/2017 contro la Asl di Avellino funge da precedente e in qualche modo si configura come passo avanti per i diritti del lavoro di infermieri e volontari, in quanto il Tar ha reso nullo un bando pubblico per il servizio di 118 proprio a causa di anomalie nella retribuzione.

Nel bando pubblicato dalla Asl avellinese vi sarebbero state delle irregolarità nel versamento dello stipendio degli infermieri impiegati nel servizio di emergenza 118, oltre che irregolarità di procedura rispetto agli standard dalla PA.

Vediamo quali sono stati i motivi di annullabilità del bando diramato dalla Asl campana e cosa ha sentenziato il Tar di Salerno a favore del lavoro degli infermieri.

Lo stipendio degli infermieri del 118: i criteri devono essere specificati

Il servizio di emergenza 118 svolto nelle strutture del SSN protagoniste della vicenda sarebbe stato assegnato dalla Asl di Avellino tramite un bando di gara. L’affidamento sarebbe stato per 12 mesi rinnovabili e avrebbe premiato l’offerta economicamente più vantaggiosa proposta ad associazioni del settore.

La Asl aveva individuato 30 posizioni per la gestione del servizio di emergenza da parte di infermieri e volontari, di cui 15 medicalizzate, con importo mensile variabile per ogni lavoratore in base alla postazione stessa, il cui canone però non sarebbe stato idoneo a nessun parametro di legittimità.

I parametri indicati per il calcolo dello stipendio erano infatti il numero di abitanti servito nella zona della postazione assegnata ai singoli infermieri e volontari, la porzione di territorio coperta dal servizio di 118, l’indice demografico dato dal rapporto tra i primi due e la viabilità.

Tuttavia, il valore di ogni singolo criterio rispetto al calcolo dello stipendio era stato omesso nel bando di gara, comportando l’impossibilità a determinare l’offerta più vantaggiosa. Ciò ha ovviamente portato all’annullamento della selezione da parte del Tar di Salerno per la Asl avellinese.

Lo stipendio degli infermieri e volontari ha valori fissi

Nella Sentenza 351/2017 è ricordato che a favore di una corretta attribuzione dello stipendio di infermieri e volontari impegnati nel servizio di emergenza del 118 devono essere presi in considerazione dei valori fissi, cui la PA e la Sanità non possono astenersi.

Il budget indicato nel bando della Asl di Avellino era di 2 milioni e 778 mila euro per i primi 12 mesi, cinque volte più basso rispetto ad un totale adeguato al pagamento dello stipendio degli infermieri professionali del CCNL Misericordie (attestato per 21 euro lordi per ora).

Lo stipendio di ogni infermiere vincitore del bando non sarebbe comunque rientrato nei margini di spesa per il servizio di emergenza 118 previsti, basta considerare i soli costi di ambulanza, copertura assicurativa e manutenzione dei mezzi rispetto alla base d’asta proposta.

L’annullamento del bando di gara per il servizio di emergenza del 118 della Asl di Avellino, dunque, non è che una logica conseguenza dell’incoerenza del bando proposto. La situazione della Sanità italiana è sempre più complicata (si veda la recente proposta sul ticket sanitario), eppure ciò non giustifica considerare un optional trascurabile lo stipendio degli infermieri.

Sentenza Tar Salerno Stipendio Infermieri 118
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