Inflazione e caro bollette nemici del Natale: il monito di Confcommercio

Violetta Silvestri

04/12/2021

Dicembre mese cruciale per la spesa degli italiani e per la fiducia nei consumi: cosa aspettarsi in questo 2021 tornato incerto? Confcommercio lancia l’allarme inflazione e bollette.

Inflazione e caro bollette nemici del Natale: il monito di Confcommercio

Quanto si spenderà per i regali di Natale? Una domanda solita in questo periodo, dalla quale scaturire il clima economico del Paese.

A dare una visione della situazione in questo dicembre 2021 è Confcommercio, che non risparmia un tono allarmato: il Natale rischia di essere soffocato da inflazione ancora elevata e rincari nelle bollette energetiche.

Quanto si spenderà quest’anno per i regali natalizi e per le spese correnti? I numeri dello studio.

Spese di Natale 2021: previsioni e rischi

“...la crescita dei consumi a Natale rischia di essere frenata dai timori per la pandemia, dall’inflazione e dai costi dei consumi obbligati. Per rilanciare la fiducia occorre accelerare il previsto taglio delle tasse, a cominciare da Irpef e oneri contributivi a carico delle imprese”, così ha commentato i dati di questo dicembre il presidente di Confcommercio Sangallo.

Il rischio di offuscare il periodo più redditizio dell’anno per la domanda dei consumatori è reale. I numeri dell’associazione hanno evidenziato queste stime:

  • 158 euro di spesa pro capite (164 euro scorso anno, -8% rispetto al 2019);
  • 6,9 miliardi di euro in totale per i regali, rispetto ai 7,4 miliardi dello scorso anno e oltre il 36% in meno rispetto al 2009;
  • 110 miliardi di euro per le spese totali nei consumi (inclusi affitti, utenze, servizi) rispetto ai 120 pre-pandemia;
  • spese commercializzabili (beni e servizi) pari a un totale di 76 miliardi di euro

Lo studio ha mostrato che “la spesa media per famiglia, inclusi affitti, bollette e utenze, a dicembre si attesta a 1.645 euro, lo 0,5% in più rispetto all’anno scorso, ma ancora molto al di sotto rispetto al 2019 (-7,5%)”.

Da ricordare che a novembre l’impennata dell’inflazione è spinta soprattutto dai prezzi energetici (+30,7% rispetto al +24,9% di ottobre secondo Istat).

Confcommercio ha ribadito che: “il caro materie prime e la penuria dell’offerta davanti alla crescita della domanda, rischiano di ridurre i consumi con conseguenze negative anche sugli acquisti di Natale”.

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