Inflazione e Cina: i due temi caldi dell’economia globale

Violetta Silvestri

17 Settembre 2022 - 15:47

La settimana economica globale è stata contrassegnata da dati importanti soprattutto sull’inflazione. I prezzi in vertiginoso aumento e la crescita della Cina restano i temi centrali per i mercati.

Inflazione e Cina: i due temi caldi dell’economia globale

L’inflazione continua a scuotere l’economia globale, costringendo le autorità monetarie a rafforzare gli sforzi per estinguerla.

Non solo, mercati e analisti osservano da vicino la Cina. Il dragone è alle prese con una ripresa più lenta del previsto e le mosse per stimolare la crescita non mancano. La potenza asiatica è un importatore ed esportatore cruciale, in grado di orientare le sorti del sistema economico mondiale.

Dati e rilevazioni inerenti l’economia globale nella settimana appena trascorsa raccontano di quanto il mondo sia fortemente condizionato dall’andamento di inflazione e della Cina. Cosa osservare?

Inflazione e banche centrali protagoniste assolute

La sintesi economica della settimana parla chiaro su come l’inflazione sia ancora un grande rischio per la ripresa mondiale.

I prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati il ​​mese scorso più del previsto, il che probabilmente spingerà la Federal Reserve a rialzare i tassi di interesse di 75 punti base per un terzo incontro consecutivo la prossima settimana.

L’inflazione nel Regno Unito è rimasta vicina ai massimi degli ultimi quattro decenni e l’economia si è espansa a malapena a causa dell’indebolimento della produzione industriale e delle costruzioni. Anche se il dato è sceso dal suo tasso più alto in quattro decenni dopo il calo della benzina, il ritmo degli aumenti dei prezzi è ancora alto per la Banca d’Inghilterra. L’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 9,9% ad agosto rispetto a un anno fa, rispetto al 10,1% di luglio.

In Argentina, l’inflazione è aumentata come non accadeva in tre decenni e ha spinto la banca centrale ad alzare il tasso di interesse di riferimento per la nona volta quest’anno al 75%, nel tentativo di sostenere la sua valuta e frenare l’inflazione vicino al 100%.

La banca centrale indiana, che il mese scorso ha promesso di fare “tutto il necessario” per combattere l’inflazione, dovrebbe ri-orientare gli sforzi per favorire anche la crescita, tra le più veloci al mondo.

Dal Messico al Brasile, l’inflazione elevata sta allargando il divario tra ricchi e poveri in quella che è già la regione più diseguale del mondo. Sta alimentando, inoltre, sconvolgimenti politici che potrebbero essere un assaggio di ciò che ci aspetta mentre i responsabili politici di tutto il mondo lottano per soddisfare le richieste di aumentare la spesa sociale.

Cina: segnali di ripresa troppo timidi

In Asia, il disavanzo commerciale del Giappone è salito a un record ad agosto, il che mette in evidenza la sofferenza crescente dello yen debole, mentre i costi di importazione aumentano, pressando la ripresa economica del Paese.

L’economia cinese ha mostrato segni di ripresa ad agosto, quando Pechino ha lanciato misure di stimolo per contrastare un rallentamento, sebbene un crollo del mercato immobiliare e focolai di Covid continuino a pesare sulle prospettive. La produzione industriale, le vendite al dettaglio e gli investimenti in immobilizzazioni sono cresciuti più di quanto gli economisti si aspettassero. Tuttavia, lo yuan ha evidenziato debolezza sul dollaro e si attendono altri interventi.

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