In che modo i creatori di contenuti proveranno a sfruttare le potenzialità di questa nuova tecnologia? E potranno mai esserci degli influencer al 100% digitali? Proviamo a capirlo insieme
Il metaverso promette di rivoluzionare per sempre Internet e il modo in cui le persone interagiscono online. Si tratta, in poche parole, di una realtà virtuale proiettata nella rete e condivisa da moltissimi utenti nello stesso momento e offre una vasta quantità di modi per passare il tempo e divertirsi. Per esempio, è possibile assumere una nuova identità digitale e vivere una “seconda vita”, un po’ come se si finisse all’interno di un gigantesco videogioco. Facebook descrive il metaverso come una sorta di «Internet portato in vita», o perlomeno reso tridimensionale. Gli utenti, infatti, possono interagire con quel che di solito si limitano a osservare sullo schermo.
Ci sono ancora tantissime domande prive di una risposta su questo nuovo “universo” digitale, che dopotutto si trova nelle sue fasi embrionali. Una categoria piuttosto interessata all’effettiva portata di questa rivoluzione è senz’altro quella degli influencer/creatori di contenuti, che hanno trasformato la presenza online nella loro principale fonte di guadagno. Come cambierà il loro lavoro con l’avvento del metaverso? Potranno continuare la loro routine o dovranno trovare dei modi per reinventarsi? Proviamo a rispondere assieme a queste domande.
Cosa faranno gli influencer nel metaverso?
Le nuove opzioni di interazioni con gli utenti rese possibili dal metaverso potrebbero essere una manna dal cielo per gli influencer. Svolgendo il proprio lavoro soprattutto online, i nuovi vip non hanno tantissime occasioni per incontrare di persona i propri fan e consolidare ulteriormente il legame con loro.
Nel metaverso potrebbe diventare più facile organizzare degli incontri che simulano quelli possibili nel mondo reale, dando agli utenti maggiori opportunità di conoscere meglio i propri creatori di contenuti preferiti e divertirsi assieme a loro. È fin troppo facile immaginarsi meet&greet in enormi piazze virtuali, sessioni di gioco capaci di coinvolgere tantissime persone, concerti digitali e tanto altro ancora. Dopotutto, Fortnite ha già dimostrato che è possibile avere con successo con degli eventi di questo tipo. Travis Scott ha guadagnato ben 20 milioni di dollari esibendosi all’interno del gioco e anche altri artisti hanno fatto lo stesso.
Gli influencer virtuali
Il metaverso apre porte anche un altro scenario: la nascita di influencer al 100% virtuali, creati a tavolino da qualche azienda. Può sembrare un concetto uscito da una puntata di Black Mirror, ma in realtà non è nulla di così assurdo o rivoluzionario. Gli YouTuber virtuali (noti come VTuber) esistono ormai da alcuni anni, anche se nel loro caso si tratta di persone reali nascoste dietro le fattezze di personaggi in stile anime. La più famosa è senz’altro KizunaAI, interpretata dalla doppiatrice giapponese Nozomi Kasuga. Nel caso degli influencer virtuali bisognerebbe fare un passo in più, abbinando delle fattezze create da zero a una personalità inventata, magari basata su un complesso algoritmo.
Chi dubita del successo di una simile operazione commette l’errore di sottovalutare la popolarità raggiunta da alcuni personaggi fittizi nel corso degli anni. Hatsune Miku, per esempio, è nata come mascotte del sintetizzatore vocale Vocaloid2, ma con il passare del tempo la sua popolarità è cresciuta talmente tanto da renderla una vera e propria idol virtuale. Si è persino “esibita” durante vari concerti organizzati in Giappone e in altri Paesi, che hanno ottenuto un grande successo. Insomma, i precedenti non mancano ed è solo questione di tempo prima che il primo influencer al 100% digitale sconvolga il mondo. O perlomeno il metaverso.
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