In India non si respira per l’inquinamento: succede (di nuovo) a Nuova Delhi

Redazione LifeGate

5 Novembre 2022 - 11:27

Allarme inquinamento a Nuova Delhi, con un livello 40 volte superiore al limite massimo: occhi lacrimanti e gola irritata, diventa difficile persino respirare.

In India non si respira per l’inquinamento: succede (di nuovo) a Nuova Delhi

Appena torna la stagione fredda si ripresentano i livelli di inquinamento critici che attanagliano Nuova Delhi in una nebbia giallastra e tossica, tanto che diventa difficile persino respirare. Con 588 parti per metro cubo di polveri sottili presenti nell’aria, la capitale dell’India ha un livello di inquinamento che supera di 40 volte il limite consentito e indicato dall’Organizzazione mondiale della sanità.

Il limite stabilito dall’Oms segna il confine oltre il quale i rischi per la salute si moltiplicano. Un poliziotto di 42 anni che lavora nelle strade della megalopoli ha detto all’agenzia di stampa Afp che «Non ci si sveglia mai in forma quando c’è un inquinamento del genere. Si sente il corpo affaticato e addormentato al mattino. Gli occhi lacrimano di continuo e la gola si irrita col passare delle ore».

La società IQAir, che si occupa di misurare la qualità dell’aria a Nuova Delhi, ha trovato particolarmente inquietante il dato delle 588 parti per milione, perché riguarda le PM2.5, le polveri sottili composte da particelle talmente piccole da essere in grado di penetrare nel sangue. Già nel 2020 la rivista scientifica Lancet ha indicato che l’inquinamento atmosferico a Nuova Delhi ha provocato la morte prematura di 1,67 milioni di persone nell’anno precedente, di cui 17.500 soltanto nella capitale.

Cosa sta facendo il governo? Non molto, in realtà. Le autorità hanno stabilito la chiusura delle scuole elementari da sabato 5 novembre, ma si tratta di una misura d’emergenza e non di prevenzione.

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