Insegnamento del dialetto veneto a scuola e nelle trasmissioni tv: la proposta della Lega

Stefano Rizzuti

18 Novembre 2022 - 16:20

Insegnare il dialetto veneto a scuola e utilizzarlo per le trasmissioni televisive e radiofoniche: è questa la proposta presentata alla Camera da 18 deputati della Lega.

Insegnamento del dialetto veneto a scuola e nelle trasmissioni tv: la proposta della Lega

Insegnare il dialetto nelle scuole, fin dalla materna, e utilizzarlo per le trasmissioni televisive regionali. È questa l’idea della Lega per gli istituti della Regione Veneto, formulata attraverso una proposta di legge a prima firma di Massimo Bitonci presentata alla Camera dei deputati.

Secondo la proposta leghista gli enti territoriali veneti potranno, in caso di approvazione del provvedimento, sottoscrivere accordi anche con le reti televisive, a partire dal sistema pubblico e da tutte quelle locali, per promuovere “trasmissioni giornalistiche e programmi generali in lingua minoritaria”.

Di fatto l’obiettivo è quello di rendere il dialetto veneto una vera e propria lingua da inserire non solo nel percorso scolastico dei giovani studenti, ma anche nei programmi televisivi locali, al pari dell’italiano o delle altre lingue storiche disciplinate per legge in Italia.

Dialetto, la proposta di legge della Lega

La proposta di legge è stata depositata da 18 deputati della Lega ed è composta da due articoli. Il provvedimento andrebbe a modificare una legge, in vigore dal dicembre del 1999, riguardante la tutela delle minoranze linguistiche storiche.

I deputati leghisti basano la loro proposta anche su alcuni pronunciamenti arrivati a livello europeo, chiedendo di poter aggiungere il veneto tra le lingue storiche tutelate dalla legge del 1999. Elenco in cui attualmente rientrano quelle delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e anche le popolazioni parlanti francese, franco-provenzale, friulano, ladino, occitano e sardo.

L’insegnamento del dialetto veneto a scuola

Nella proposta di legge si spiega che le modifiche finora apportate alla legge del 1999 hanno riguardato provvedimenti sull’obbligatorietà dell’insegnamento delle lingue minoritarie nei territori regionali in cui vengono utilizzate, ma anche la tutela di queste lingue e di queste culture al di fuori dei confini italiani.

L’obiettivo della Lega è quello di affiancare all’insegnamento dell’italiano alle scuole materne anche quello del dialetto. Per le elementari e le medie, invece, l’idea dei deputati proponenti è quella di utilizzare la “lingua della minoranza come strumento di insegnamento”.

Le trasmissioni radio e tv in dialetto

Inoltre la proposta del Carroccio prevede per le Regioni la possibilità di “promuovere iniziative per la tutela e la valorizzazione delle lingue minoritarie, anche fuori dai confini regionali e nazionali italiani, con particolare riguardo agli ambiti storici o di emigrazione dei relativi insediamenti linguistici”. Da qui la possibilità, per le Regioni, di stipulare accordi con le emittenti radiofoniche e televisive, pubbliche e private, per la trasmissione di programmi in dialetto.

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