Insegnare matematica ai bambini delle scuole dell’infanzia per migliorare lo sviluppo della logica: la proposta del sottosegretario al MIUR, Angela D’Onghia, divide gli insegnanti.
Scuola dell’infanzia: come se non bastasse la creazione del sistema integrato 0-6 a suscitare perplessità tra le maestre della materna, ecco che arrivano le parole del sottosegretario al MIUR, Angela D’Onghia, sulla possibilità di introdurre l’insegnamento della matematica fin dalla scuola dell’infanzia.
Secondo la D’Onghia, che domani venerdì 21 aprile prenderà parte al convegno “Il 24° problema della matematica – Comunicare: cosa, come, perché” organizzato dalla Società di scienze matematiche e fisiche” presso il Liceo Scientifico “Salvemini” di Bari, la matematica è fondamentale per stimolare la logica dei bambini ed è per questo che il primo approccio alla materia va fatto quando si è ancora molto piccoli.
“Per questo occorre intervenire a partire dalla scuola dell’infanzia” ha dichiarato il sottosegretario al MIUR, sottolineando che nonostante negli ultimi anni sia registrato un netto miglioramento nell’apprendimento della matematica nelle scuole primarie e secondarie, “c’è ancora molto da fare per raggiungere i livelli più elevati”.
Il MIUR quindi dopo aver rivoluzionato la struttura organizzativa della scuola dell’infanzia, con l’approvazione della delega della Buona Scuola che ha introdotto il sistema integrato 0-6, potrebbe concentrarsi sulla didattica.
Alle maestre laureate in Scienze della Formazione Primaria, infatti, si potrebbe chiedere di concentrarsi sull’insegnamento delle competenze di base, tra le quali spicca la matematica, “fondamentali per stimolare la logica”.
D’Onghia: “le scuole devono essere più esigenti nell’insegnamento degli apprendimenti”
Quindi, secondo il sottosegretario al MIUR, bisognerebbe insegnare la matematica, naturalmente con metodi rapportati all’età dei bambini, sin dalla scuola dell’infanzia.
Ma la rivoluzione dell’insegnamento che partirà dalla scuola dell’infanzia dovrà poi proseguire anche negli altri gradi. Le scuole infatti devono imparare ad essere più esigenti nei confronti degli alunni e di essere più severe nel controllo degli apprendimenti.
Il tutto con l’obiettivo di rendere più efficace l’insegnamento della matematica. Per farlo Angela D’Onghia ha consigliato ai docenti di dare una maggior importanza alla didattica laboratoriale, poiché questa oltre a coinvolgere gli studenti in modo attivo li rende più curiosi e inclini all’apprendimento.
D’Onghia: “competenze di base fondamentali per lo sviluppo della logica”
Ma non c’è solo la matematica tra le competenze di base indicate dalla D’Onghia. Anche la lettura e la scrittura, unite alle conoscenze tecnologiche e linguistiche sono “un bagaglio essenziale per il proseguimento degli studi”.
Ecco perché servirebbe che il loro insegnamento cominciasse fin dalla scuola dell’infanzia, così si potranno “fornire agli studenti gli strumenti fondamentali per affrontare il futuro”.
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