La cessione degli UTP di Intesa Sanpaolo potrebbe avvenire al valore di libro, quindi senza minusvalenze. Gli analisti apprezzano.
Quasi fatta, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, per la cessione da parte di Intesa Sanpaolo, di 3,5 miliardi di crediti semi-deteriorati (UTP, Unlikely To Pay).
La cessione a Prelios avverrebbe, riporta la testata, al valore di libro, quindi senza minusvalenze. Questo permetterebbe alla banca di non dover registrare minusvalenze a bilancio, evitando così possibili impatti patrimoniali.
Intesa Sanpaolo: cartolarizzazione con tranche senior al 70%
Qualche tempo fa i ben informati riportavano di un prezzo di vendita al 50-55% del valore lordo, a fronte di una copertura del 36,2% (dato a fine 2018).
La cessione dovrebbe avvenire tramite una cartolarizzazione con una tranche senior per il 70% circa del valore totale, una mezzanina per il 15% e una equity per il rimanente 15%.
Intesa Sanpaolo: altri 6,5 miliardi saranno dati in gestione
Come già riportato qui (Pulizie di primavera per le banche: tra Intesa e Unicredit in ballo oltre 17 mld di Npl), l’operazione fa parte di un piano più ampio da 10 miliardi di euro.
Oltre ai già citati 3,5 miliardi, ce ne sono altri 6,5 che saranno dati in gestione a Prelios, tramite un classico accordo di servicing.
Gli aggiornamenti sul processo di de-risking dovrebbero essere forniti nel corso del Consiglio di amministrazione in calendario per oggi.
Intesa Sanpaolo: analisti apprezzano, azioni in parità
In vista di questa importante operazione, che dovrebbe essere quella di maggiore rilevanza per il comparto italiano nel 2019, gli analisti di Banca Akros hanno annunciato di aver confermato il prezzo obiettivo a 2,5 euro e di aver migliorato la valutazione da “accumulate” a “buy”.
Equita Sim (“hold” con tp a 2,6 euro) stima che una cessione del 25% degli UTP in bilancio, ad un prezzo di carico in linea con il valore di bilancio, permetterebbe all’istituto di raggiungere il 40% del target di riduzione degli NPE (Non Performing Exposure) previsto al 2021.
Poco prima del giro di boa, le azioni dell’istituto guidato da Carlo Messina passano di mano in sostanziale parità a 1,867 euro (-0,03%). Rispetto a tre mesi fa, le azioni Intesa Sanpaolosegnano un calo del 15% mentre il confronto annuo evidenzia un calo di circa 25 punti percentuali.
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