Intesa Sanpaolo crolla a Piazza Affari ma i risultati trimestrali confermano una crescita solida, con 5,3 miliardi agli azionisti. Ecco tutti i dettagli dei conti e le prospettive future della banca.
Intesa Sanpaolo crolla dopo i conti: l’utile netto del quarto trimestre ha battuto le attese, salendo a 1,07 miliardi da 179 milioni di un anno fa. Non quello per l’intero 2022, salito a 4,354 miliardi da 4,185 miliardi del 2021, risultato inferiore alle stime di Bloomberg fissate a 5,63 miliardi.
I risultati record del quarto trimestre hanno confermato una crescita solida della banca. Secondo il ceo Carlo Messina è stato «il miglior bilancio nella storia di Intesa Sanpaolo» con iniziative industriali del Piano di Impresa 2022-2025 «ben avviate», grazie anche all’impatto positivo dell’aumento dei tassi di interesse.
«Anche considerando il derisking relativo alla Russia (da 1,4 miliardi), il risultato netto è stato di 4,4 miliardi, il miglior utile in quindici anni e ben al di sopra delle indicazioni fornite a seguito dell’invasione dell’Ucraina», ha sottolineato il manager.
Risultati eccellenti che permettono alla banca di avviare un buyback per 1,7 miliardi, già autorizzato dalla Bce, e di distribuire un totale di 3,05 miliardi di euro di dividendi i suoi azionisti (con un payout ratio del 70%).
Vediamo quindi nel dettaglio le informazioni principali della trimestrale di Intesa Sanpaolo.
Risultati record nel quarto trimestre 2022
Come anticipato, nel quarto trimestre 2022 l’utile netto è salito del 15% rispetto al terzo trimestre, a 1,07 miliardi, risultando quasi 5 volte superiore ai 179 milioni nel Q4 2021.
Solida la crescita dei proventi operativi netti, saliti del 3,3% a 21,5 miliardi nel corso del 2022. Ottima la performance degli interessi netti, cresciuti del 20,2% a 9,5 miliardi grazie all’aumento dei tassi Bce, compensando il calo del 6,4% delle commissioni nette, scese a 8,9 miliardi.
Stabili i costi operativi a 10,9 miliardi che determinano un rapporto cost/income al 50,9%.
Con questi dati, Intesa Sanpaolo si conferma uno dei gruppi bancari più solidi a livello internazionale, con una solidità patrimoniale in crescita da un Cet1 ratio del 12,4% di settembre al 13,5% (al netto dei dividendi e del buyback e senza considerare 125 punti base di impatto positivo previsto dalle Dta).
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Prospettive future e dividendi
Per il 2023 Intesa Sanpaolo prevede un aumento significativo del risultato di gestione operativa, con un utile netto atteso ben al di sopra dei 5,5 miliardi del 2022 e il raggiungimento del target di 6,5 miliardi di utile netto al termine del piano di impresa 2022-2025.
Alla luce di questi risultati, il cda ha stabilito di integrare a saldo l’anticipo dividendi, proponendo all’assemblea la distribuzione di 1,6 miliardi di euro come saldo dividendi 2022, in aggiunta ai 1,4 miliardi già pagati come acconto. Nel dettaglio, il saldo cedola sarà di 0,0868 euro per azione con un rendimento del 3,5%, valore che sale al 6,5% complessivo considerando l’acconto.
Il board ha poi dato via libera all’esecuzione della seconda tranche di buyback (riacquisto azioni) da 1,7 miliardi già autorizzato dalla Bce che verrà avviato nei prossimi giorni.
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