I rendimenti sono in lieve calo in vista dei tagli dei tassi Bce, ma BTP valore, Buono fruttifero e Conto deposito offrono ancora rendimenti tra il 12% e il 20% in 6 anni. Mettiamoli a confronto.
Gli investitori italiani sono sempre a caccia di investimenti sicuri che siano anche convenienti. In questo periodo si possono trovare prodotti che rendono fino al 20% in 6 anni, ad alcune condizioni. Quale conviene tra Btp valore, Conto deposito e Buono fruttifero?
Si tratta di strumenti molto amati dagli italiani, sia per la loro semplicità che per la sicurezza garantita dall’emittente. Il rendimento di questi tre strumenti dipende dai tassi di interesse della Bce: dopo il repentino rialzo a partire da metà 2022, oggi per la prima volta si inizia a parlare di riduzione del costo del denaro. L’aspettativa di un taglio dei tassi nei prossimi mesi si sta già riflettendo sui rendimenti offerti da Btp, Btp Valore, Conto deposito e Buono fruttifero, costringendo gli investitori a rivedere le proprie strategie.
In mezzo a questo caos, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha lanciato il nuovo BTP Valore, mentre istituti come le Poste Italiane promettono rendimenti fino al 12% (in 6 anni). Non sono da meno le banche con i loro conti deposito (ma attenzione: c’è una tassa del 26% sugli interessi) che rendono complessivamente il 12,22% netto in 6 anni.
La concorrenza è dunque spietata, con il Governo, Poste Italiane e le banche che propongono sempre nuovi strumenti per attirare chi cerca sicurezza e rendimenti interessanti. Ma chi avrà la meglio? Vediamo insieme quale strumento finanziario rende di più.
1) BTP Valore
I BTP Valore rappresentano una solida opportunità di investimento a medio-lungo termine per i piccoli risparmiatori individuali. Questa tipologia di BTP è stata annunciata per la prima volta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) a maggio 2023. Disponibili esclusivamente per il mercato retail, i primi BTP Valore sono stati emessi a giugno 2023 con una durata di quattro anni.
Successivamente, si sono tenute ulteriori emissioni, tra cui quella a cinque anni a ottobre 2028 e quella a sei anni a marzo 2030. Rispetto ai tradizionali BTP, i BTP Valore presentano cedole crescenti, calcolate su tassi prefissati che aumentano nel corso della vita del titolo, secondo il meccanismo step up, oltre a un premio fedeltà finale per gli investitori che mantengono il titolo fino alla scadenza.
Ad esempio, il recente BTP Valore maggio 2030 (IT0005594491) offre un rendimento iniziale del 3,35% per i primi tre anni (pari a 293 euro netti all’anno per un investimento di 10.000 euro), mentre per i successivi tre anni il rendimento sale al 3,9% (equivalente a 341 euro netti all’anno). Con l’aggiunta del premio fedeltà finale dello 0,8%, il rendimento netto complessivo a scadenza raggiunge il 19,72%. Anche se i rendimenti sono leggermente inferiori rispetto a emissioni precedenti, come il BTP Valore ottobre 2028 (IT0005565400), che ha garantito un rendimento complessivo del 19,08% in cinque anni, rimangono comunque una scelta interessante per gli investitori alla ricerca di stabilità e rendimenti competitivi nel lungo periodo.
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2) Buono fruttifero postale
I Buoni fruttiferi postali rappresentano una scelta ampiamente apprezzata tra gli investitori in cerca di strumenti di risparmio sicuri e affidabili. Funzionano sostanzialmente come un prestito concesso allo Stato tramite la Cassa Depositi e Prestiti e possono essere sottoscritti in qualsiasi momento presso un ufficio postale. Il rimborso è possibile senza costi aggiuntivi, eccetto gli oneri fiscali e l’importo massimo sottoscrivibile in un singolo giorno lavorativo è di 1.000.000 di euro.
In termini di rendimento, l’operazione è semplice: il risparmiatore investe una cifra e questa matura interessi in base a variabili come l’importo investito, la durata del buono e la sua tipologia. La durata può variare da 3 a 20 anni, a seconda delle esigenze dell’investitore. I rendimenti sono tassati al 12,50%, simili ai Titoli di Stato, e soggetti a un’imposta di bollo dello 0,2% sul capitale in caso di valore complessivo superiore a 5.000 euro.
Esistono diverse tipologie di Buoni Fruttiferi Postali, ognuna con le proprie caratteristiche e vantaggi.
Tra queste, il Buono 4 Anni Plus (Serie TF504A231228) offre un rendimento netto a scadenza del 7,213% (coefficiente per la determinazione del contante pari a 1,07213), ma alcuni Buoni offrono ancora di più: il Buono Rinnova 4 (Serie TF604A240423) e il Buono Soluzione Eredità (Serie TF404A231025) offrono coefficienti netti a scadenza rispettivamente di 1,09083628 e 1,11941644.
Il Buono 3x2 (Serie TF106A231228), invece, offre un coefficiente netto a scadenza di 1,12497226, offrendo la possibilità di richiedere il rimborso anche dopo 3 anni, con il riconoscimento degli interessi maturati.
3) Conto deposito
Tra gli investimenti sicuri, i conti deposito si presentano come una opzione ancora interessante per gli investitori che vogliono sfruttare i tassi ufficiali del credito che attualmente si attestano al 4% per le giacenze e al 4,5% per le operazioni di rifinanziamento.
Dopo i massimi raggiunti a inizio anno c’è una parte di operatori che ha ritoccato al ribasso i rendimenti offerti sui depositi in vista del primo taglio dei tassi da parte della Bce, ma alcuni hanno invece giocato al rilancio anche per cercare di arginare la concorrenza dei Btp e dei buoni fruttiferi postali.
Se per esempio consideriamo il rendimento effettivo lordo di un Btp al 3,76%, ovvero il 3,29% al netto della tassazione del 12,5%, i conti di deposito con un vincolo a medio termine offrono un rendimento lordo del 4,40%-4,50%, quindi il 3,23%-3,33% netto, nonostante l’aliquota fiscale più elevata (pari al 26%).
Ad esempio, Banca Progetto offre un conto deposito vincolato con un rendimento lordo del 4,40% per un orizzonte temporale di 4 anni, garantendo un rendimento netto complessivo del 12,22% al termine del periodo.
Per investimenti a 5 anni, il Conto Key non svincolabile di Banca Progetto offre un tasso lordo annuo del 4,50%, consentendo un rendimento netto complessivo del 15,65% al termine del periodo.
Quale conviene tra Btp valore, Conto deposito e Buono fruttifero?
Alla luce delle informazioni fornite e delle opzioni a disposizione degli investitori, la scelta tra BTP Valore, Buoni Fruttiferi Postali e Conti Deposito richiede una valutazione attenta e ponderata.
I BTP Valore offrono rendimenti interessanti e crescenti nel tempo, ma implicano una maggiore esposizione al rischio in caso di vendita anticipata. Nel caso di cessione prima del termine, i BTP sono ceduti al prezzo di mercato, che potrebbe essere inferiore al costo iniziale.
I Buoni fruttiferi postali, sebbene presentino rendimenti inferiori, garantiscono la rimborsabilità sempre al valore nominale, riducendo praticamente del tutto il rischio.
I Conti Deposito possono offrire rendimenti competitivi, ma possono esserci penali da considerare nel caso di chiusura anticipata. Inoltre l’aliquota fiscale sugli interessi è del 26%, superiore al 12,5% applicato sui titoli di Stato e sui Buoni fruttiferi postali.
Tuttavia, è importante considerare le caratteristiche specifiche di ciascuno strumento e le esigenze dei singoli investitori. In conclusione, la decisione finale dipende dalle preferenze personali dell’investitore, dal proprio orizzonte temporale e dalla propria tolleranza al rischio. Chi cerca sicurezza potrebbe optare per i Buoni Fruttiferi Postali, mentre chi è disposto a prendere più rischi potrebbe orientarsi verso i BTP Valore o i Conti Deposito, valutando attentamente i potenziali rendimenti e i livelli di esposizione al rischio.
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