Per il professore di Economia Politica all’Università degli Studi di Milano, l’occupabilità è un valore da promuovere,
Sviluppare le competenze dei lavoratori per agevolarne il riassorbimento nell’azienda di provenienza o incrementarne l’occupabilità in vista di una eventuale ricollocazione in altre realtà lavorative. E’ quanto si propone l’Avviso 3/2023 di Fondimpresa volto a finanziare piani formativi o di riqualificazione previsti per i lavoratori destinatari di trattamenti di integrazione salariale. Partire dalla formazione consente di fornire nuovi strumenti alle persone per poter affrontare un contesto fatto di sfide e transizioni.
Occupabilità
«L’occupabilità è un valore da promuovere: occorre fare di più per le politiche attive e di riqualificazione dei lavoratori - spiega Marco Leonardi (foto), professore di Economia Politica all’Università degli Studi di Milano -. Fondimpresa è da sempre lungimirante e attenta ai fenomeni sociali ed economici contemporanei».
Un’attenzione, quella messa in campo dal Fondo paritetico interprofessionale per la formazione continua dei lavoratori, che è emersa sin dai suoi primi provvedimenti. «Fin da subito Fondimpresa si è impegnata, con gli strumenti a disposizione per legge, a gestire le crisi aziendali con lo sguardo rivolto al futuro. I fondi interprofessionali per la formazione continua dimostrano di svolgere un efficace ruolo di raccordo tra le politiche industriali e il sistema di relazioni industriali ovvero di essere soggetti affidabili, propositivi, che portano valore aggiunto all’interno del mercato del lavoro», ha aggiunto il docente.
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Risorse disponibili
Fondimpresa mette a disposizione delle aziende, consistenti investimenti straordinari per la formazione dei lavoratori posti in mobilità o in regime di sospensione del rapporto di lavoro. L’obiettivo è sempre il medesimo: promuove l’occupabilità e l’acquisizione di competenze necessarie al mantenimento della propria occupazione. «Tra il 2010 e il 2016 - racconta Leonardi - sono stati presentati avvisi per quasi 5 milioni di ore di formazione erogata, più di 3.600 imprese partecipanti a piani formativi e quasi 23.000 lavoratori beneficiari della formazione». In quel periodo i partecipanti avevano «un’età media di circa 44 anni e per una significativa anzianità di servizio in azienda. Dall’analisi degli esiti occupazionali risultava piuttosto contenuta l’incidenza dei partecipanti disoccupati mentre i partecipanti occupati, nella quasi totalità dei casi, risultavano collocati presso un altro datore di lavoro».
Un valore da promuovere
E sin dalle prime esperienze, la formazione ha rappresentato una leva di grande richiamo. «Ricordo - cita il docente - che il tasso di occupazione dei partecipanti alla formazione era superiore rispetto a chi non aveva svolto la formazione. Di conseguenza anche il tasso di disoccupazione era di molto inferiore. Nelle nuove occupazioni, coloro che non avevano beneficiato della formazione durante la mobilità o la cassa integrazione registravano una contrazione delle retribuzioni».
Dati importanti e concreti quelli sottolineati da Leonardi «perché dimostrano che traiettorie occupazionali migliori, anche in periodi professionali critici, grazie alla formazione continua possono diventare certamente realtà». Per questo l’occupabilità - intesa come la capacità delle persone di essere occupate o di saper cercare attivamente un lavoro - rappresenta un valore da promuovere e occorre fare di più a sostegno delle politiche attive e di riqualificazione dei lavoratori. Un impegno, per il quale Fondimpresa da sempre è in prima linea, lungimirante e attenta ai fenomeni sociali ed economici contemporanei.
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