Investire in Lego? Rende più dell’oro

Altro che oro e mercato azionario: la nuova frontiera dell’investimento sono i Lego.

Secondo un’interessante indagine pubblicata qualche tempo fa dal Telegraph britannico, alcuni mattoncini andati fuori produzione hanno avuto rendimenti decisamente superiori a quelli azionari o addirittura a quelli del metallo prezioso.
Pezzi acquistati a 100 euro possono valerne oggi anche €4.000. In generale, i Lego non più in circolazione e mantenuti in perfette condizioni hanno vantato ritorni a doppia cifra percentuale.

Quanto rende investire in Lego? Un paragone con oro e azioni

Il quotidiano britannico ha confrontato il valore dei Lego con quello dell’oro e dell’azionario, in un arco di tempo compreso tra l’inizio del nuovo millennio e il 2015.

Il FTSE 100, indice della Borsa di Londra, ha partorito un rendimento garantito (considerati eventuali dividendi) del 4,1% annuo. Non è andata tanto meglio all’oro, che nello stesso arco di tempo ha messo a segno un ritorno del 9,6%.

Ma quanto ha reso investire nei Lego? Chi all’epoca ha acquistato pezzi andati poi fuori produzione e li ha mantenuti in buone condizioni ha potuto contare su un rendimento del 12% annuo.

Addirittura Lego pagati 100 sterline (o 135 euro al cambio attuale) ne valgono oggi migliaia. A rendere di più, ovviamente, sono i pezzi più particolari. Tra gli esempi più lampanti le collezioni dedicate a Star Wars, al Maggiolone Volkswagen o anche al Taj Mahal.

Lego: quali pezzi valgono di più

Tra i pezzi con il valore più alto sicuramente Cafe Corner, una costruzione raffigurante un hotel originariamente venduta a 89,99 sterline (poco più di 100 euro). Oggi, quella scatola da 2.056 pezzi può essere acquistata anche su Amazon a circa 3.900 euro (rendimento del 4.233,8%).

Il Millenium Falcon Lego in mattoncini, ispirato a Star Wars, è passato dalle 342,29 sterline del 2007 alle 2.712 di oggi, anche se si possono trovare in internet versioni più «economiche» intorno agli 800 euro circa.