Invoice trading: ecco cos’è e come funziona una delle tipologie di crowdinvesting che permette la cessione di una fattura commerciale in cambio di un anticipo in denaro.
L’invoice trading è una tipologia di finanziamento alternativa che consiste nella cessione di alcune fatture commerciali al fine di ottenere liquidità. Coinvolge tre attori principali: l’azienda, anche detta cedente, che sceglie quali fatture cedere; l’investitore, che si compra le fatture e anticipa il loro saldo al netto della sua remunerazione; e infine la piattaforma digitale, che rendono possibile questo tipo di servizio.
L’invoice trading è regolamentato dalla normativa sulla cessione dei crediti che vengono disciplinati negli articoli 1260 e successivi del Codice Civile. Tali norme stabiliscono che il creditore può trasferire il suo credito anche senza avvisare il debitore. Il credito non deve però avere carattere personale e il trasferimento non deve essere vietato dalla legge.
In Italia l’invoice trading è molto utilizzato: nei dodici mesi terminanti a giugno 2021, il controvalore delle fatture cedute è stato pari a 1,24 miliardi di euro. Il successo di queste piattaforme in Italia è probabilmente dovuto alla difficoltà specialmente delle Pmi di accedere al credito.
Invoice trading: come funziona
Nell’invoice trading l’azienda interessata alla cessione di una o più fatture deve registrarsi su una piattaforma idonea che valuta la proposta e gli attribuisce un voto. Il punteggio scaturisce da alcuni indicatori oggettivi e da banche dati controllate da fornitori esterni.
Naturalmente non tutte le aziende possono accedere a queste piattaforme, sono infatti necessari alcuni requisiti tra cui: essere una società di capitali, avere un fatturato consolidato, disporre di una clientela finanziariamente solida.
Non tutte le fatture inoltre possono essere messe in vendita: quelle emesse da soggetti diversi dalle società di capitali, quelle emesse dalla Pubblica Amministrazione, quelle scadute e quelle contestate sono generalmente escluse.
Se la fattura viene reputata adeguata per la cessione, viene pubblicata sulla piattaforma e resa visibile agli investitori che la possono acquistare attraverso diverse modalità, tra cui:
- asta al rialzo,
- offerta competitiva o acquisto diretto da parte delle piattaforma,
- cartolarizzazione delle stesse tramite Asset backed securities (Abs)
Le principali modalità di cessione sono due: pro solvendo, in cui il cedente rimane responsabile in caso di mancato pagamento del saldo; oppure pro soluto, in cui il cessionario (chi acquista) si assume il rischio di insolvenza. Molte piattaforme di invoice trading usano questo secondo modello, tuttavia è prevista anche l’attivazione di meccanismi di garanzia così da coprire i rischi.
Una volta finalizzato il processo di trasferimento, l’investitore ha generalmente 48 ore per versare circa il 90% dell’ammontare della fattura. La piattaforma di invoice trading trattiene il resto del denaro come forma di garanzia e poi lo liquida al momento della scadenza della fattura al netto della remunerazione dell’investitore.
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Come iscriversi a una piattaforma di invoice trading
Per un’azienda, iscriversi a una piattaforma di invoice trading è semplice, è sufficiente presentare la documentazione necessaria.
Per venire ammessi alla vendita delle fatture, le aziende devono presentare alcuni documenti:
- la visura camerale,
- la carta d’identità dei soci di controllo,
- un documento che attesti la titolarità del conto corrente su cui ricevere gli anticipi,
- i documenti utili per la verifica della fattura da incassare.
Le fatture generalmente possono essere caricate in formato .pdf o .xml, insieme a eventuali documenti accessori.
I vantaggi dell’invoice trading
Perché un’azienda dovrebbe fare invoice trading? I vantaggi che offre questa modalità di finanziamento alternativo sono molti, vediamo quali:
- permette di ottenere liquidità rapidamente, senza dover chiedere finanziamenti tradizionali;
- ha costi minori rispetto a quelli di un finanziamento tradizionale. Quelli da tenere in considerazione sono i costi della piattaforma e una commissione a remunerazione degli investitori (1%-2% del valore della fattura).
- non c’è nessuna segnalazione alla Centrale Rischi di Banca d’Italia e quindi possibilità di chiedere anche altri finanziamenti;
- è molto flessibile: l’azienda che cede le fatture può scegliere lei stessa quali cedere;
- le piattaforme di invoice trading sono infine tendenzialmente semplici da utilizzare e possono essere gestite direttamente dal proprio smartphone.
Invoice trading: 10 piattaforme
Navigando online sono molte le piattaforme di invoice trading che è possibile trovare. Eccone alcune:
- Anticipay: parte del Gruppo Zucchetti dal 2021, permette di acquistare soltanto fatture da almeno 5.000 euro.
- CashInvoice: piattaforma gestita dall’omonima società, è attiva dal 2017. Permette di acquistare fatture da almeno 5.000 euro.
- CashMe: da fine 2018 questa piattaforma è entrata a far parte del gruppo Finservice. Per accedervi, le aziende devono aver depositato un bilancio con un fatturato pari almeno a 500mila euro.
- Clevera.biz: gestita da Clevera Spa, è stata fondata da Ottavio Conigliaro. Su questa piattaforma le Pmi possono cedere a investitori istituzionali i loro crediti commerciali, scaduti e non scaduti.
- CrescItalia.com: gestita da CrescItalia Holding Srl, permette la cessione delle fatture in modalità pro soluto, inoltre l’importo minimo della fattura per l’acquisto non è come spesso di 5.000 euro ma di 1.000.
- Demetra Capital.com: questa piattaforma è controllata da DemetraCapital Srl, è attiva principalmente nel settore siderurgico, agroalimentare, immobiliare e finanziario.
- Finanza.Tech: gestita da Finanza.Tech Spa SB, su questa piattaforma è possibile acquistare fatture per un importo minimo di 5.000 euro e una durata compresa tra i 45 e i 180 giorni.
- Incassa Subito: la piattaforma di invoice trading del Gruppo Team System. L’importo minimo per le fatture da caricare su questa piattaforma deve essere di 1.000 euro.
- Polaris: di proprietà del gruppo Txt, per accedere a questo servizio, le aziende devono essere società di capitali con un fatturato maggiore o uguale a 1 milione di euro.
- Workinvoice: operativa dal 2015, è una delle piattaforme che sta avendo più successo: nel primo semestre 2022 le fatture cedute tramite Workinvoice sono state 1.060 per un totale di 85 milioni di euro.
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Questo articolo fa parte delle Guide della sezione Money Academy.