Iran-USA: nuovi venti di guerra tra le due potenze? Le ultime dichiarazioni
Tra Iran e USA si alzano nuovi venti di guerra. Nel pieno di una crisi profonda, Teheran si è scagliata contro il nemico di sempre e ha lanciato minacce.
Mentre la popolazione è scesa in piazza a manifestare la rabbia contro la povertà e l’aumento della benzina, le autorità e gli alti funzionari iraniani si sono affrettati a mettere in guardia i Paesi avversari. E ad accusare gli stranieri di aver causato le violente proteste interne.
La tensione potrebbe riaccendersi tra le due potenze, portando di nuovo il mondo nel limbo di una guerra nucleare.
Le proteste a Teheran potrebbero riportare sotto i riflettori i rapporti, mai distesi negli ultimi mesi, tra Iran e USA.
Iran-USA: Teheran mette in guardia i nemici. Rischio guerra?
Nel pieno delle manifestazioni e degli scontri in piazza, il capo del Revolutionary Guard Corps (IRGC) iraniano ha affermato che il suo Paese è pronto a distruggere gli Stati Uniti e i suoi alleati se sarà superata il limite, la linea rossa.
Lo stesso tono era stato usato dal generale Hossein Salami lunedì scorso. Le sue accuse a USA, Regno Unito, Israele e Arabia Saudita sono state chiare: questi Stati hanno alimentato i disordini.
Il leader supremo dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei ha descritto le due settimane di violenza come il frutto di “una cospirazione molto pericolosa”.
Oggi è stata diffusa la notizia secondo la quale gli agenti di sicurezza iraniani hanno arrestato almeno otto persone legate alla CIA durante scontri mortali della settimana scorsa. Khamenei ha annunciato che:
“La gente ha sventato una cospirazione profonda, vasta e molto pericolosa sulla quale sono stati spesi molti soldi per la distruzione e l’uccisione di persone”
Il messaggio lanciato agli USA è forte. E, soprattutto, è palese la volontà iraniana di indirizzare verso l’esterno una crisi, e una situazione violenta, tutta interna.
Il riferimento - e l’ossessione - di Teheran, però, continua ad essere la politica sanzionatoria e di ostilità intrapresa nei suoi confronti dall’ammnistrazione Trump.
Perché le relazioni tra Teheran e Washington restano tese
Le relazioni a lungo termine tra Teheran e Washington sono precipitate a un nuovo minimo a maggio dello scorso anno, quando gli Stati Uniti si sono ritirati unilateralmente da un accordo internazionale.
L’Iran, che in base a quell’intesa aveva visto allentare le sanzioni a suo carico in cambio di controlli sul nucleare, è tornata nel mirino delle restrizioni economiche USA.
L’attacco ai pozzi petroliferi dell’Arabia Saudita hanno peggiorato il clima già teso tra le due potenze. Washington, alleato di Ryhad, ha accusato Teheran di aver organizzato l’esplosione.
Da allora, i rapporti si sono deteriorati e il rischio di una guerra nucleare tra Iran e Stati Uniti non è mai diminuito.
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