L’emergenza sanitaria e le misure di contenimento hanno pesantemente influenzato il clima di fiducia in Italia. Preoccupa in particolare la view sui prossimi mesi.
A marzo, come ha annunciato questa mattina l’Istituto Nazionale di Statistica, sia la fiducia dei consumatori che quella delle imprese hanno fatto registrare una forte diminuzione: la prima è passata da 110,9 a 101 punti mentre la seconda è scesa da 97,8 a 81,7 punti.
In entrambi i casi, come rilevato qui (Italia: fiducia aziende e consumatori in calo a marzo), le contrazioni fatte registrare dai due dati sono sostanzialmente in linea con le stime degli analisti.
Italia: fiducia consumatori e imprese in dettaglio
Tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori hanno registrato una flessione, ma, rileva l’Istat, “l’intensità del calo è marcata soprattutto per il clima economico e futuro mentre il clima personale e quello corrente registrano diminuzioni più contenute”.
Con riferimento alle imprese, le stime degli indici evidenziano un calo molto ampio della fiducia soprattutto nei servizi (l’indice passa da 97,6 a 79,6), nel commercio al dettaglio (da 106,9 a 97,4) e nella manifattura (da 98,8 a 89,5).
Per quanto attiene alle componenti dell’indice di fiducia, nell’industria manifatturiera peggiorano i giudizi sugli ordini e le scorte di prodotti finiti sono giudicate “in lieve accumulo”; le attese di produzione subiscono un drastico ridimensionamento.
Fiducia Italia: Istat, dati ai minimi pluriennali
“L’emergenza sanitaria e le conseguenti misure di contenimento adottate dal Governo per limitare il contagio –è il commento dell’Istat ai dati sulla fiducia di oggi- hanno pesantemente influenzato il clima di fiducia degli operatori economici (la rilevazione dei dati è stata effettuata tra il 2 e il 13 marzo 2020), che nel mese di marzo raggiungono livelli particolarmente bassi sia per le imprese sia per i consumatori, portandosi sui valori registrati, rispettivamente, a giugno 2013 e gennaio 2015”.
“Per quanto riguarda le imprese, nella manifattura, nei servizi e nel commercio al dettaglio si rileva una forte flessione delle aspettative, mentre i giudizi sulla situazione corrente subiscono un calo contenuto. Per quanto attiene ai consumatori, si evidenzia la caduta del clima economico e futuro che raggiungono un minimo da maggio 2013”.
Dati Istat Italia: il commento di Coldiretti
A far crollare la fiducia è il fatto che oltre la metà delle aziende (51%) ritiene che l’impatto economico negativo sia purtroppo destinato a durare nel tempo. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’ a commento dell’indice Istat sulla fiducia delle imprese nel mese di marzo.
“Quattro aziende su dieci (41%) – sottolinea la Coldiretti - registrano difficoltà economiche nella propria attività per effetto dell’emergenza Coronavirus. Tra le imprese lasciate aperte in Italia circa il 50% lavora per garantire le forniture alimentari alla popolazione con oltre un milione di realtà divise tra 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari e 230mila punti vendita”.
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