In vista della prossima tornata elettorale del 26 maggio, Salvini torna ad attaccare le autorità europee. Scintille anche con l’alleato di governo, Luigi di Maio.
Siamo pronti a sforare le normative europee in tema di debito e deficit. È quanto ha detto il Ministro dell’Interno Matteo Salvini nel corso dell’inaugurazione della nuova sede della Cassa depositi e prestiti.
“Fino a che nel nostro Paese la disoccupazione non sarà dimezzata, fino a che non arriveremo al 5%, spenderemo tutto quello che dovremo spendere”.
Il Ministro si è appellato agli italiani, chiedendo una mano nelle prossime elezioni europee “per cambiare questa Europa mettendo al centro i diritti e lavoro”.
Salvini: rilievi di Bruxelles non ci interessano
“Se servirà infrangere alcuni limiti del 3%, del 130-140%, noi tiriamo dritti”, ha rimarcato il vicepremier.
“Se gli italiani ci danno mandato, di alcuni vincoli europei faremo volentieri a meno«, ha aggiunto.»E se qualcuno a Bruxelles si lamenta, ce ne faremo una ragione".
Salvini: direttiva banche va cambiata
Per quanto riguarda il dossier Carige, particolarmente caldo in questi giorni dopo che Blackrock si è defilata, Salvini ha detto di star valutando se sia il caso di nazionalizzare.
"So per certo che occorre cambiare l’Europa soprattutto per i disastri che ha causato alle banche italiane e non solo”.
In particolare, il n.1 della Lega, ha puntato il dito sulla direttiva banche che “ha rovinato troppi risparmiatori, troppe banche: ci hanno costretto a trasformare in Spa banche che funzionavano, hanno rischiato di rovinare il credito cooperativo, il sistema delle banche popolari”.
La normativa sulle banche e sul risparmio “è la prima che andremo a cambiare in Europa".
Salvini: da 5S troppi “no”
«Iniziano a essere troppi i no», ha detto riferendosi agli alleati di governo. “Dicono no all’autonomia, no alla flat tax, no al nuovo decreto sicurezza”.
A Di Maio, che ha definito prioritaria la legge sulla Sanità rispetto alle autonomie regionali, “se qualcuno cambia idea o ha tempo da perdere lo spieghi agli italiani.
«Per me l’emergenza è la riduzione delle tasse e l’autonomia permette di spendere meno e spendere meglio».
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