Italia e Germania, secondo gli economisti giapponesi, potrebbero entrare in recessione a causa delle conseguenze dell’epidemia.
Italia e Germania a rischio recessione nel 2020 secondo Nomura: i suoi analisti sono convinti che i due Paesi incorreranno problemi a causa delle conseguenze sull’economia mondiale dell’epidemia di Coronavirus. Entrambi infatti mantengono proficui rapporti con la Cina e potrebbero risentire delle difficoltà del Dragone Rosso a reagire all’emergenza dal punto di vista finanziario.
Recessione Italia legata a calo del turismo e a crescita bassa
Gli economisti di Nomura non pensano che l’Italia, soprattutto, possa affrontare al meglio le conseguenze economiche dell’epidemia a causa della bassa crescita. «Considerando il basso tasso di crescita con cui l’Italia sta iniziando quest’anno», spiegano «ci aspettiamo ora che il Paese entri in recessione nel 2020, con una crescita di -0,1% su base annua, ben al di sotto dell’attuale stima del Governo dello 0,6%».
Questa considerazione, contenuta in un report relativo all’impatto globale del Coronavirus sull’economia, rivede al ribasso la già flebile crescita del PIL italiano precedentemente stimata allo 0,2%.
Sebbene molti Stati europei stiano ancora prendendo tempo nel valutare quelli che sono gli effetti di Covid-19 sulle proprie economie, Nomura nel suo rapporto sottolinea come l’Eurozona stia già soffrendo per i danni causati dall’epidemia sulle importazioni dalla Cina e il minore flusso di turisti proveniente da Oriente.
Si tratta di una stima, va ricordato, che prende in considerazione il fatto che le misure di blocco attualmente in uso vengano eliminate entro aprile e che i contagi rimangano limitati nei confini cinesi.
Cosa rischiano Italia e Germania
Italia e Germania sono i paesi a maggior rischio di recessione perché entrambi contano sulla Cina per diversi aspetti della propria economia: in particolare il turismo per il nostro paese e l’import/export di componenti per il settore automotive e chimico per i tedeschi.
Nel rapporto dell’azienda giapponese viene sottolineato come il turismo in Italia abbia risentito delle conseguenze del Coronavirus a causa di «migliaia di cancellazioni». I dati raccontano di prenotazioni al ribasso in particolare per Toscana, Venezia e Milano dove il sindaco ha reso noto che la città «sta perdendo 4 milioni di euro al giorno in vendite mancate e prenotazioni cancellate».
Entrando nello specifico dei numeri, Nomura ha abbassato le stime sul PIL del primo trimestre per la Germania e Francia dello 0,3%, dell’Italia dello 0,2% e dello 0,1% per la Spagna con l’Italia tra le più sofferenti per via della sua crescita rallentata.
Ovviamente se la quarantena e le misure di blocco dovessero proseguire oltre aprile e il virus diventasse pandemico, prenderebbero vita scenari ben peggiori a livello globale con Germania e Italia in sicura recessione. In quel caso non dovrebbe essere escluso secondo gli analisti, da parte della BCE, un ulteriore allineamento della politica monetaria accompagnata da altri ribassi dei tassi d’interesse e un quantitative easing più importante.
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