Pil Italia: buone nuove anche dall’Istat

Luca Fiore

04/12/2019

Anche le stime sulla crescita dell’economi a italiana elaborate dall’Istat battono la view del governo.

Pil Italia: buone nuove anche dall’Istat

Non c’è due senza tre. Dopo S&P Global (Economia Italia: anche S&P Global alza le stime) e l’Ocse (Sorpresa Italia: ora l’Ocse vede la ripresa), anche l’istituto nazionale di statistica ha adottato, per il 2019, una view sull’andamento dell’economia italiana maggiore di quella fornita governo.

Anche nel caso delle nuove stime dell’Istat, contenute nello studio “Le prospettive per l’economia italiana nel 2019-2020”, il dato relativo il 2019 è maggiore del +0,1% indicato dal governo nella propria nota di aggiornamento al Def .

“L’attuale scenario di previsione è caratterizzato da alcuni rischi al ribasso rappresentati da possibili evoluzioni negative dei conflitti tariffari e delle turbolenze geopolitiche con riflessi sfavorevoli sull’evoluzione del commercio internazionale e sul livello di incertezza degli operatori”, riporta la nota dell’Istat.

Istat: questa la stima aggiornata sul Pil italiano

Nel 2019, l’Istat stima che per il Pil italiano un incremento dello 0,2% mentre per il 2020 l’incremento della ricchezza prodotta è visto allo 0,6%.

Il dato sul Pil 2019 scaturisce dal contributo positivo offerto dalla domanda interna al netto delle scorte (+0,8%) e da quella estera (+0,2%). A frenare la crescita del Pil italiano nel 2019, evidenzia l’Istat, è la variazione delle scorte (-0,8%).

Per il 2020, il contributo della domanda interna è atteso sostanzialmente in linea con l’anno corrente (+0,7%), quello della domanda estera netta è stimato leggermente positivo (+0,1%) mentre il freno rappresentato dalle scorte sarà meno intenso (-0,2%).

Istat: gli altri elementi del Pil italiano

Nel biennio, la crescita della spesa delle famiglie è stimata in lieve rallentamento rispetto agli anni precedenti (+0,6% in entrambi gli anni) mentre quella delle amministrazione pubbliche è attesa in aumento dello 0,4 e dello 0,3 per cento.

Gli investimenti fissi lordi mostrano un profilo in rallentamento, con tassi pari a +2,2% nel 2019 e +1,7% nel 2020.

Per quanto riguarda infine il mercato del lavoro, l’Istat stima un tasso di disoccupazione in miglioramento nell’anno corrente (10%) per poi scendere marginalmente nell’anno successivo (9,9%).

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