Gli italiani vogliono andare in pensione a 60 anni, ma ci vanno molto più tardi

Simone Micocci

3 Agosto 2024 - 09:30

A quanti anni vorresti andare in pensione? I lettori di Money.it non hanno alcun dubbio a riguardo.

Gli italiani vogliono andare in pensione a 60 anni, ma ci vanno molto più tardi

In questi giorni abbiamo lanciato un sondaggio ponendo una semplice domanda ai nostri lettori: quando vorresti andare in pensione? Le opzioni di risposta erano quattro e fa riflettere il fatto che a ottenere meno consensi sia stata quella che di fatto potremmo definire la più “corretta”.

Nel dettaglio, tra le opzioni che si potevano barrare, con una sola risposta consentita, c’erano: 55, 60, 65 e dopo i 67 anni. La posizione dei lettori di Money.it è stata chiara concentrandosi perlopiù su un’età pensionabile, trascurandone completamente un’altra.

Gli italiani vogliono andare in pensione a 60 anni

Il nostro sondaggio ha raccolto moltissimi voti, dando quindi un’idea su quelli che sono i desideri degli italiani riguardo all’età in cui vorrebbero smettere di lavorare.

Più della metà, il 57%, ha indicato infatti in 60 anni l’età in cui dovrebbe esserci il collocamento in quiescenza, opzione seguita da 55 (21%) e 65 anni (19%). Solo una minima parte, il 3% confida che la carriera lavorativa possa durare il più possibile, rimandando lo stop a dopo i 67 anni.

A che età vorresti andare in pensione? A che età vorresti andare in pensione? Il sondaggio di Money.it

Si può andare in pensione a 60 anni in Italia?

Va detto che per quanto sia possibile è molto complicato andare in pensione a 60 anni in Italia. Tale possibilità, infatti, è consentita solamente da quelle opzioni di pensionamento che - come la pensione anticipata e la sua opzione riservata ai precoci (Quota 41) - non prevedono un requisito anagrafico.

Queste misure, quindi, consentono di andare in pensione a qualsiasi età, quindi volendo anche a 60 anni a patto però di soddisfarne gli altri requisiti. Ad esempio, nel caso della pensione anticipata è necessario che siano stati raggiunti 42 anni e 10 mesi di contributi, uno in meno per le donne.

Esiste poi la possibilità di andarci con soli 41 anni di contributi, ma solo per coloro che all’età di 19 anni avevano già maturato 12 mesi di contributi (essendo così considerati lavoratori precoci) e che rientrano nei profili che necessitano di una maggior tutela (disoccupati, invalidi, caregiver, usuranti). È inoltre necessario che almeno un contributo settimanale risulti maturato nel regime di calcolo retributivo, quindi entro il 31 dicembre 1995.

Misure che volendo potete approfondire nel nostro corso su come pianificare la pensione.

In pensione molto più tardi dei 60 anni

In Italia si va in pensione molto più tardi rispetto ai 60 anni, come regolamentato dalla riforma Fornero del 2011. In particolare, al netto di quanto previsto dalle suddette pensioni anticipate, generalmente bisogna aspettare il compimento dei 67 anni e andarci con la pensione di vecchiaia (per la quale sono necessari anche 20 anni di contributi).

Ci sono poi delle varianti e delle misure di flessibilità che in alcuni casi consentono di farlo con qualche anno di anticipo, come nel caso di Quota 103 dove a coloro che hanno maturato 41 anni di contributi viene consentito l’accesso alla pensione all’età di 62 anni.

Così come ai contributivi puri, ossia chi ha iniziato a lavorare esclusivamente dopo il 1° gennaio 1996, viene consentito l’accesso alla pensione a 64 anni di età e 20 anni di contributi, ma solo se allo stesso tempo l’assegno maturato è almeno pari a 3 volte il valore dell’Assegno sociale. Il che significa che quest’anno una tale opzione è consentita solo a chi ha maturato una pensione di almeno 1.409,15 euro lordi.

Le possibilità di andarci a 60 anni sono quindi molto limitate, per non parlare di chi invece intende farlo a 55 anni. Più probabile invece farlo a 65 anni: d’altronde, secondo i dati Inps, nel 2022 l’età media effettiva della pensione è stata pari a 64 anni e 4 mesi, proprio grazie alle varie misure di flessibilità che sono state introdotte in questi anni.

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