Le truppe russe si prendono la città di Vuhledar dopo due anni di scontri: sul piano interno, Zelensky è sempre più in difficoltà.
La scorsa settimana, le truppe russe hanno conseguito una vittoria strategica importante nel Donbass, ufficializzando di aver preso il controllo completo della città di Vuhledar, nella regione orientale di Donetsk, in Ucraina. Vuhledar, il cui nome significa «dono del carbone», è una città mineraria nella regione di Donetsk: prima della guerra, aveva una popolazione di circa 14.000 abitanti, la maggior parte dei quali è fuggita.
Costruita dall’Unione Sovietica negli anni ’60 intorno a una miniera, la città oggi ospita due miniere con riserve di carbone significative. Situata su una pianura, Vuhledar è composta principalmente da edifici residenziali alti e altre strutture. I russi chiamano la città “Ugledar". Il controllo di Vuhledar, nota l’agenzia Reuters, rappresentava per la Russia un passo cruciale per incorporare l’intera regione di Donetsk nel proprio territorio.
Vuhledar era vista infatti come una delle posizioni più fortificate e difficili da conquistare da parte dei russi. La sua importanza strategica deriva sia dalla sua posizione sopraelevata, sia dal fatto che si trova all’intersezione tra i fronti orientale e meridionale, rendendola un punto chiave per le linee di rifornimento di entrambe le fazioni in conflitto. [...]
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