L’Agenzia delle Entrate controlla chi utilizza MobilePay (e commette questi errori)

Patrizia Del Pidio

23 Settembre 2024 - 16:17

Cosa sta accadendo agli utilizzatori di MobilePay e cosa cerca l’Agenzia delle Entrate? Ecco di cosa dobbiamo preoccuparci in Italia.

L’Agenzia delle Entrate controlla chi utilizza MobilePay (e commette questi errori)

L’Agenzia delle Entrate controlla chi utilizza MobilePay e commette determinati errori. Per chi riceve spesso pagamenti con MobilePay l’Agenzia delle Entrate potrebbe fare dei controlli per verificare se le somme ricevute sono state correttamente dichiarate e tassate.

Cos’è MobilePay e come funziona? Perché bisogna fare attenzione ai pagamenti che si ricevono e quali sono gli errori da non commettere per non trovarsi ad avere problemi con il Fisco? In questo articolo daremo risposta a tutte queste domande.

Cos’è MobilePay e a cosa serve?

MobilePay è una piattaforma digitale che permette di fare acquisti tramite il proprio smartphone. Gli acquisti via web vengono processati tramite il proprio telefono mobile, ma l’app permette anche di ricevere e inviare denaro.

Tramite l’app è possibile:

  • inviare e richiedere denaro;
  • ricevere denaro;
  • inviare regali in denaro;
  • paga nei negozi online, nelle app o nei negozi;
  • pagare commissioni ricorrenti come abbonamenti a riviste;
  • condividere le spese con gli amici;
  • raccogliere un fondo comune per, ad esempio, una gita scolastica o una vacanza.

Attualmente l’app è disponibile solo in finlandese, svedese, inglese, norvegese e danese.

L’Agenzia delle Entrate controlla MobilePay

MobilePay, l’app che come servizio che si avvicina molto a quello offerto da PayPal, quindi, è diffuso soprattutto nei Paesi del nord Europa prevede, appunto, che tramite le transazioni si possano anche trasferire somme di denaro tra soggetti.

In Danimarca, per arginare l’evasione fiscale che si nasconde dietro questo metodo di pagamento, il Fisco locale sta prevedendo attente indagini e quella attualmente in corso riguarda le transazioni effettuate nel corso del 2023.

In molti casi gli utilizzatori di MobilePay, dopo aver ricevuto l’avviso di accertamento da parte dell’amministrazione tributaria, hanno deciso di correggere il tiro da soli andando a rivedere i propri estratti conto annuali.

Essendo un metodo di pagamento molto diffuso soprattutto tra chi vende e acquista online, quindi, ci sono delle accortezze da seguire per evitare futuri problemi con il Fisco. Nello specifico è sempre bene salvare le ricevute che potrebbero essere accompagnate anche da foto dei prodotti venduti. La cosa più difficile da dimostrare invece, è il trasferimento di denaro tra privati: non è facile attestare che il denaro che si riceve è un prestito e che quello che si versa, ad esempio, è la restituzione di un prestito. In questi casi è consigliabile, per avere sempre una pezza di appoggio con il Fisco, redigere un documento in cui si illustri il prestito e la modalità di restituzione.

MobilePay in Italia, quali rischi?

In Italia, come detto l’app MobilePay non è diffusa, ma si hanno una serie di servizi che consentono i pagamenti digitali tramite il proprio smartphone che possono essere effettuati tramite carte di credito, credito telefonico, wallet elettronico o addebito su conto corrente. Non si tratta, quindi, della stessa piattaforma utilizzata in Svezia, Danimarca e Norvegia.

Nel nostro Paese MobilePay non è una piattaforma, ma un servizio di pagamento creata dai vari operatori di telefonia mobile che rende semplici i pagamenti di servizi digitali che si utilizzano su smartphone, Pc e Tablet. Ci si possono acquistare anche servizi in abbonamento e prevede diversi programmi di fidelizzazione.

Quello che sta accadendo nei Paesi del nord Europa potrebbe, però, essere utile da conoscere anche per i cittadini italiani. I servizi offerti, infatti, da MobilePay sono gli stessi che si possono utilizzare con PayPal. Molti utenti di PayPal, infatti, considerano i pagamenti digitali che si effettuano con la piattaforma come non tracciabili dal Fisco italiano.

Anche se PayPal, infatti, è in grado di nascondere le informazioni finanziarie degli utenti alle aziende, lo stesso non accade con il Fisco: l’Agenzia delle Entrate, come accade con MobilePay in Danimarca, sa benissimo quanti soldi ha una persona sul proprio conto PayPal e che transazioni vengono effettuate. Per questo motivo il consiglio è quello di avere una prova documentale per qualsiasi tipo di pagamento si effettua e per qualsiasi somma di denaro si riceva per non avere futuri problemi con il Fisco italiano.

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