In caso di disordini sociali, le piattaforme saranno obbligate a rimuovere immediatamente i «contenuti di odio», aprendo la porta a potenziali abusi di potere e alla censura delle idee divergenti.
Il commissario europeo per il mercato interno e i servizi, Thierry Breton, ha presentato l’ennesima proposta sui social media che sta suscitando preoccupazione per il futuro della libertà di espressione online.
Secondo questa proposta, in caso di disordini sociali, le piattaforme sociali saranno obbligate a rimuovere immediatamente i «contenuti di odio». In caso contrario, la Commissione UE avrà il potere di bloccare l’accesso degli utenti alle piattaforme, multarle e persino escluderle dall’Unione Europea.
Questa proposta di bavaglio digitale rappresenta un grave rischio per la libertà di espressione e apre la porta a potenziali abusi di potere da parte della Commissione UE. [...]
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