Nel 2021, la maggior parte degli economisti monetari riteneva che il tasso di interesse reale sarebbe sceso a zero. Ma le cose sono andate diversamente.
Nel 2021, quando i tassi di interesse erano vicini allo zero negli Stati Uniti e nel Regno Unito e leggermente negativi nella zona euro e in Giappone, il consenso era che sarebbero rimasti bassi a tempo indeterminato.
Nonostante l’aggressivo inasprimento monetario della Federal Reserve statunitense e di altre banche centrali, i tassi di interesse reali sono rimasti significativamente negativi fino alla fine del 2022. Inoltre, i tassi a lungo termine sono aumentati più moderatamente rispetto ai tassi a breve termine: nell’ottobre 2022, la curva dei rendimenti si era invertita, segnalando che i mercati finanziari si aspettavano che le banche centrali riducessero i tassi a breve termine nel prossimo futuro. Questo sentimento derivava dalla diffusa aspettativa che sia le economie statunitensi che quelle globali sarebbero entrate in recessione.
La Fed ha recentemente aumentato il suo tasso di riferimento al 5,25%. Negli Stati Uniti e in molti altri paesi, anche i tassi di interesse reali si sono spostati in un territorio positivo. [...]
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